IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

A che punto è la notte

Giovedì 23 marzo alla Fondazione Basso, a partire dalle ore 17, l’attesa presentazione del denso libro di Isidoro Davide Mortellaro “A che punto è la notte? La vita e i tempi del terzo millennio” (Molfetta, edizione la meridiana, 2002). Pubblichiamo alcuni cruciali e attualissimi stralci della parte centrale del volume. L’Occidente, l’Europa, Putin. Pagine da leggere tutte d’un fiato.

Più al fondo del dibattito tra i costituenti europei – scandagliati solo dagli specialisti e di fatto sottaciuti al grande pubblico – alcuni grandi nodi. Inghilterra e Francia, Grandi Europei, hanno atomica e potere di veto in Consiglio di Sicurezza all’ONU. A chi passerebbe l’esercizio di queste supreme, ultime, prerogative se si riuscisse a dar vita ad una configurazione federale di politica estera e di sicurezza simile a quella prefigurata in campo monetario con l’Euro? E poteri siffatti sarebbero compatibili con una seconda corazza atlantica? O la renderebbero obsoleta o magari bisognosa di un ripensamento radicale?

L’Unione Europa nasce così monca a Maastricht e amputata di prerogative nel campo della sicurezza. Sprigiona fascino per attrarre ma non in misura sufficiente a guarire da vecchi mali. E nei paesi che da Est vengono ad allargare il perimetro pesano vecchi malanni e abitudini consolidate: meglio non cedere completamente sovranità. Piuttosto contrattarla e duramente. Visegrad diventerà l’etichetta di un allargamento continuamente rimesso in discussione, costantemente chiamato a nuove conferme dall’esercizio della «democrazia sovrana». Più sicuro e limpido l’orizzonte della Nato. Almeno fino a che le acque non si intorbidano.

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