Il merito maggiore del recente pamphlet di Lucio Caracciolo (La pace è finita, Feltrinelli 2022) sta senz’altro nell’identificare nell’Antimpero americano l’epicentro del disordine internazionale che spinge il mondo verso esiti catastrofici. Per questo, il capitolo sull’Antimpero, come giustamente nota Mortellaro nel suo contributo è il più importante del libro. Il riconoscimento di questo dato si accompagna a una chiamata in correità delle culture progressiste e rivoluzionarie, considerate corresponsabili del disordine che regna nel mondo a causa della loro teorizzazione della fine della storia e del superamento del conflitto geopolitico, di cui Unione Europea è la più coerente e disastrosa incarnazione. Il progetto europeo, in realtà proiezione europea dell’impero USA, ha velato sotto le sue veste civili gli egoismi nazionali e le improbabili velleità di rinascita degli stati europei, offrendosi nel contempo come la più coerente incarnazione della narrazione iperimperiale americana della fine della storia come realizzazione del paradiso della legge, della pace perenne e del benessere. In realtà propellente ideologico del sogno di dominio unipolare. Proveremo, ripercorrendo i punti salienti del testo, a saggiarne i meriti, indiscutibili, e a discuterne le parti a nostro giudizio problematiche.
Universalismo e fine della storia. La rivincita della geopolitica
La guerra in Ucraina ha dato il colpo definitivo alle astrazioni idealistiche di chi, illudendo colpevolmente sé stesso e gli altri, ha pensato che fosse possibile ignorare le leggi della geopolitica. Chi si è finora ostinatamente rifiutato di riconoscere le dinamiche di potenza che governano la storia, non può più continuare a chiudere gli occhi! Così Caracciolo, fin dalla ”conclusione in forma di premessa che apre il volume.
Come abbiamo potuto, si domanda Caracciolo, credere alla fine della storia? Come si è potuta accreditare la narrazione di Fukuyama sull’avvento dell’ultimo uomo o le rassicuranti rappresentazioni del mondo reso piatto dalle forze livellatrici della globalizzazione? A quali fini pratici sono servite queste ideologie?