IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Donato Caporalini

“Anti-antifascismo”, per riscrivere il futuro

Il progetto delle destre continua a essere il passaggio dalla democrazia progressiva alla democrazia conservativa. Un disegno che si inquadra in un’interpretazione subalterna dell’atlantismo e in una declinazione miope dell’interesse nazionale

America corrotta, pianeta infetto

Al centro dell’analisi di Caracciolo c’è l’effetto destabilizzante dell’Antimpero americano e del suo alter-ego: l’Antieuropa. Ma per comprendere questa situazione sono sufficienti le spiegazioni di ordine etico e psicologico? O la dismisura è in realtà un portato necessario dei processi di globalizzazione?

L’analisi. Il 25 settembre della sinistra, una disfatta autoinflitta

La destra ha vinto ma non ha sfondato. Il dato elettorale e la ridottissima rappresentanza parlamentare sono il prodotto della secessione della sinistra dai ceti popolari e dei ceti popolari dalla politica, il cui risultato più visibile è l’astensionismo di massa.

Il potere della crisi, la crisi del potere

Ian Bremmer è un autorevole politologo, fondatore della società di ricerca Eurasia Group. Il suo ultimo libro ha il merito di affrontare con un costruttivo pessimismo illuminato le minacce che incombono sul futuro globale. Un’analisi fuori dai cliché neoliberali, non priva però di limiti

L’infamia più grande

La catastrofe nucleare è il grande rimosso del nostro tempo. La più grande infamia – la distruzione della specie umana – resta, nel dibattito politico, in-fame, senza una parola che la tramandi. Innominata e innominabile.

L’eclissi della causa europea

L’Europa sta combattendo, con la fornitura delle armi e la retorica bellicista, una guerra non sua, che contraddice il suo interesse strategico e che esprime il fallimento dell’occasione storica offerta dalla fine del bipolarismo

Eccezionalismo russo e putinismo

Interroghiamo davvero questa guerra per capire come sarà il futuro dell’Europa, se e quando verrà rimossa, come sembra negli obiettivi di una parte dell’establishment americano, l’”eccezione russa”.

Lo stallo messicano

Sul New York Times dell’otto marzo, Thomas Friedman scrive di essere spaventato perché Putin non ha a disposizione nessuna “buona via d’uscita”