Checché se ne possa dire, la lotta di classe è sempre in azione. Subisce processi di metamorfosi, cambia i soggetti interessati (oggi precari o altri), modifica l’agire del conflitto (oggi il welfare, per fare un esempio), ma non può arrestarsi.
Il termometro delle lotte varia a seconda delle longitudine. E anche da questa prospettiva, ci sembra di affermare che il conflitto sociale in Oriente abbia più capacità di farsi ascoltare che in Occidente. Sta a noi rompere questa rassegnazione occidentale.
[G. Arrighi, Adam Smith a Pechino. Genealogie del ventunesimo secolo, Mimesis, 2021]