IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

La guerra è nell’interesse dell’Italia?

Essere cobelligeranti è nell’interesse nazionale? L’Italia si ritrova nelle condizioni di maggiore debolezza, perché è troppo grande per arrabattarsi e, allo stesso tempo, troppo piccola e fragile

Le conseguenze politiche

Il piano propriamente politico – ovverosia della condizione politica nella quale sta precipitando il paese – è quello di cui meno si tratta, ma è, forse, quello più importante.
In un recente articolo apparso su Il Corriere, Paolo Mieli, che certo è tutto meno che un putiniano, ha segnalato, con grande lucidità e in modo egregio, che in Italia questa guerra ha causato una grave “devastazione delle menti”.
Questa devastazione concerne tanto la politica e le istituzioni che i mass-media e l’estensione delle stesse libertà individuali.
La politica, perché questa guerra ha accresciuto il carattere “armato” dello scontro politico. Questo processo era in atto da tempo, dall’epoca di Berlusconi e dei suoi oppositori fino a giungere alle polemiche feroci tra “populisti” e “anti-populisti” ed alle diatribe prima tra sostenitori del lockdown e libertari e poi tra vaccinisti e no-vax. Ma ora oltre a mettere l’elmetto, ha anche imbracciato il fucile: chi non accetta l’ingiunzione di far seguire alla distinzione tra ”aggredito e aggressore” l’accettazione incondizionata dell’appiattimento della politica nazionale sugli USA è in mala fede, tradisce i valori della libertà e della democrazia, è un nemico dell’Occidente, attenta alla stabilità del paese, deve essere politicamente isolato e condannato, ecc. Anche al Papa è stata rivolta, dopo l’intervista a Il Corriere, l’accusa di “fare politica” e di esser trascinato dal suo “antiamericanismo argentino”, sol perché, invece di ripetere pedissequamente la narrazione dominante e “benedire le armi”, si interroga sulla guerra con le parole del Vangelo e dice di esser disposto ad andare da Putin per invocare la pace.
Questo non solo ha spaccato le forze politiche in un modo che difficilmente potrà essere ricucito, ma ha anche oscurato tutte le questioni che investono la vita quotidiana dei cittadini. E lo ha fatto istituendo un clima bellicoso mai prima conosciuto: salute, occupazione, eguaglianza, ecc. sono costrette a cedere il passo alla bandiera da impugnare in questa guerra, con la conseguenza che chi chiede di occuparsi di queste altre cose si ritrova esposto all’accusa di minare la stabilità del governo ed esporre l’Italia al disastro nel mezzo di una guerra.

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