IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

La Russia affama il mondo?

La Russia affama il mondo è’ il grido di battaglia di Ursula von der Leyen. C’è ora un concreto rischio di fame e di carestia, dicono a Bruxelles. E prima non c’era?

I problemi non toccano, peraltro, solo i paesi poveri. Come indicano delle ricerche recenti, l’inflazione in aprile in Gran Bretagna è salita al 9%, mentre le previsioni parlano di un 10% e più per il prossimo autunno. In tale quadro si sta creando uno scenario apocalittico per i prezzi del cibo, come ha sottolineato di recente il governatore della Banca d’Inghilterra. Un sondaggio ha mostrato che un quarto della popolazione britannica è costretta da tempo a saltare un pasto al giorno per risparmiare e che addirittura due terzi sono obbligati a tenere spento il riscaldamento. E problemi analoghi si registrano in altri paesi europei, compreso il nostro.

Aree critiche

Vale la pena, a questo punto, approfondire alcune delle situazioni critiche presenti da tempo in alcune aree del mondo. Nel Centro America, in Honduras, Guatemala, El Salvador e nell’area dei Caraibi da tempo la siccità spinge milioni di persone ad emigrare e a cercare di entrare, spesso senza successo, negli Stati Uniti, bloccati dalle guardie di frontiera. In Cile dalla fine del 2021 (si veda in proposito un articolo di John Bartlett sul Guardian del primo giugno), ormai dopo quattro anni totalmente asciutti, più della metà della popolazione del paese, che conta 19 milioni di abitanti, vive in aree che registrano una severa scarsità di acqua. Ma la crisi dell’acqua era già in agenda quando nel 2019 milioni di persone erano scese per strada a protestare contro le spaventose diseguaglianze presenti nel paese, al grido di “non è la siccità, è il furto”. In effetti il codice dell’acqua varato da Pinochet nel 1981 privatizzava e finanziarizzava tale risorsa. Così oggi solo il 2% del totale è utilizzata per il consumo umano.

Proteste per la fame si sono registrate di recente in Sri-Lanka, Tunisia, Perù ed anche altrove.In ogni caso, i bisogni alimentari si concentrano in particolare in Africa. Citiamo in questa sede soltanto due aree, Il Sahel e il Corno d’Africa, anche se problemi sono presenti da tempo anche nel Magreb, in Libia, in Egitto e così via. Nella prima area citata i problemi della siccità e della carestia toccano in particolare il Mali, il Burkina Fasu, il Chad, il Niger, paesi non a caso interessati da grandi turbolenze legate anche all’intromissione di forze esterne. Così l’ONU stimava nel 2021 che più di un terzo della popolazione del Chad, circa 5,5 milioni di persone, avevano bisogno di un aiuto umanitario urgente.

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