IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

L’Occidente, la Cina e le due “grandi divergenze”

La fine dell’«epoca colombiana» è l’inizio della fine della «grande divergenza» planetaria tra Occidente e resto del mondo. Mentre questa si restringe, nel mondo capitalistico si allarga l’altra «grande divergenza», quella tra la ricchezza di pochi e la crescente penuria delle classi popolari.

Le ‘profezie’ di Huntington e Ferguson sulla fine dell’«epoca colombiana»

“In tal modo potrebbe essere colmato il distacco rispetto ai paesi capitalistici più avanzati e liquidata la prima diseguaglianza; sennonché, tale progetto è tutt’altro che facile da realizzare, dato che gli Usa in particolare cercano di sottoporre il grande paese asiatico a una sorta di embargo tecnologico (…). Negli ultimi anni del novecento Huntington osservava: se l’industrializzazione e la modernizzazione in corso nel grande paese asiatico avranno successo, «l’avvento della Cina al ruolo di grande potenza surclasserà qualunque altro fenomeno comparabile verificatosi nella seconda metà del secondo millennio». Circa tre lustri dopo non c’erano più dubbi: nel frattempo la Cina era stata ammessa all’Organizzazione mondiale del commercio e gli Usa non potevano più brandire la minaccia di un attacco «nucleare» sotto forma commerciale. Sicché, sempre in relazione alle trasformazioni epocali in corso in Asia, ai giorni nostri Ferguson può concludere: «Quello che ora stiamo vivendo è la fine di 500 anni di predominio occidentale». I due autori qui citati fanno ricorso alla medesima, enfatica, datazione. Procedendo a ritroso di circa cinque secoli, ci imbattiamo nella scoperta-conquista dell’America e nell’inizio di quella che Halford J. Mackinder, uno dei padri della geopolitica, ha definito l’«epoca colombiana» della scoperta e dell’«appropriazione politica» del mondo a opera dell’Occidente, che si espande trionfalmente incontrando «una resistenza pressoché trascurabile»”. “La fine dell’«epoca colombiana» è al tempo stesso l’inizio della fine della «grande divergenza», che ha scavato un solco profondo tra l’Occidente e il resto del mondo, ha reso possibile la strapotenza militare del primo e ha stimolato o reso agevole l’arroganza culturale e spesso anche razziale esibita dalla ristretta area di più avanzato sviluppo economico e tecnologico. Si apre ora la prospettiva di un radicale mutamento della divisione internazionale del lavoro”

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