Ti ho incontrato tanti anni fa sui banchi di scuola e quando accadde quel che non sarebbe mai dovuto accadere alcuni, anzi non pochi, dissero: «Se l’è andata a cercare». Solo una docente, nell’andare oltre ciò che ministerialmente si doveva insegnare, ci disse:
«Non siate mai vasi da riempire, né megafoni altrui. Cercate, diffidate, verificate, scoprite le ragioni e i perché. Non dividete il mondo in bianco e nero. Siate autori dei vostri pensieri». E nel mondo urlato ho cercato di vedere tutte le sfumature dei bianchi e dei grigi e dei neri, senza rimanere manipolata da colori “accecanti”.
Ti ho conosciuto adolescente e mi sei stato Maestro. Ti porto con me da oltre quarant’anni, come porto con me il libro dal quale rubo questi tuoi versi perché nessun vento potrà mai spegnere i soli.
Grazie, Pier Paolo.
“Miliardi di viventi,
una dolce mattina si desteranno,
al semplice trionfo delle mille mattine della vita,
con la maglia riarsa… con l’umido
del primo sudore… Felici essi –
felici! Essi soltanto felici! “
Poesia in forma di rosa – Pier Paolo Pasolini
