SVEGLIATI, EUROPA!
«Verrà il momento in cui sbanderemo, come i sonnambuli d’Europa nell’estate 1914», disse Angela Merkel ad un vertice europeo del 2013, citando lo storico Christopher Clark sull’inizio della Prima Guerra Mondiale. I sonnambuli sono i governi della Vecchia Europa che si lasciarono trascinare in guerra apparentemente vigili ma inconsapevoli, perché incapaci, come i personaggi dell’omonimo romanzo di Broch, di ribellarsi alle convenzioni tramandate.
Oggi i governi europei sembrano agiti dalla stessa forza ipnotica delle convenzioni sotterranee che ne inibiscono l’autocoscienza. «Svegliati, Europa!» è il filo conduttore del numero 2 di fuoricollana.it. Lo richiede l’urgenza tragica del momento attuale che emerge dai pure variegati contributi del numero. Non siamo un partito, anche se di un partito per la pace – sì, di un vero e proprio partito – è ciò di cui ci sarebbe oggi bisogno. Europa, svegliati! Se vuoi la pace rifletti sulle radici dell’attuale baratro, sulle tue responsabilità, sulle tue azioni e sulle tue omissioni, sulla tua fragile retorica e sui tuoi complici silenzi.
LA POSTA IN GIOCO
La proposta. Una conferenza internazionale per una soluzione di pace
di Gaetano Azzariti
Se prevarrà un’asse occidente contrapposto a quello orientale, l’interesse europeo sarà schiacciato. Un mondo multipolare esige che sia data voce a quella politica e a quel diritto che, dopo la Seconda guerra mondiale, ci hanno indicato la via della Giustizia tra le Nazioni.
Le conseguenze sociali dell’economia di guerra in Europa
di Sergio Cesaratto
Il realismo politico offre utili chiavi di lettura all’economia politica internazionale, mai come oggi messa a repentaglio dall’escalation in Ucraina. L’UE e l’Italia rischiano di essere i vasi di coccio nell’inaudita crisi economica che si profila
La guerra è nell’interesse dell’Italia?
di Mario Barcellona
Essere cobelligeranti è nell’interesse nazionale? L’Italia si ritrova nelle condizioni di maggiore debolezza, perché è troppo grande per arrabattarsi e, allo stesso tempo, troppo piccola e fragile