GUERRA (IN)FAME
Questa è una “guerra infame”, per diverse ragioni. I media ci hanno mostrato quelle più tragiche (i morti e le violenze sui civili) e alcuni, troppi, ne hanno voluto subito distillare una morale (il bene delle democrazie contro il male delle autocrazie di cui parla La lama di Michele Prospero). Fuoricollana, in questo numero tre, indaga le retrovie della prima linea dell’indignazione collettiva, per illuminare le crepe in cui si radicano i mali accresciuti dalla guerra, quelle più profonde e antiche del regime putiniano.
LA LAMA
L’abbaglio della guerra etico-democratica
di Michele Prospero
Una guerra che ha avuto una copertura mediatica mai vista, con scene di morte e distruzione mandate in onda minuto per minuto, non produce nelle reazioni del pubblico l’automatismo sperato dai registi dell’indignazione.
LA POSTA IN GIOCO
Tempesta perfetta o caos sistemico?
di Alessandro Montebugnoli
Cambiamento climatico, fame e carestie, conflitti armati, iniquità globali. Ma l’imperativo non può essere combattere i sintomi, bensì le cause attraverso una nuova forma di egemonia multilaterale e cooperativa.
L’Africa, lontana e vicina
di Federico Losurdo
Carestia, grano come “arma di guerra”, concorrenza al ribasso tra indigeni e stranieri. L’esodo verso l’Europa è destinato a crescere, quale che sia l’esito del conflitto in corso
Solo un “pacifismo debole” ci può salvare
di Luca Baccelli
La pace internazionale dipende dalla capacità dell’Europa di svolgere una funzione di equilibrio strategico e un ruolo autonomo nel Medio Oriente e nell’oriente asiatico.
LE COSE E LE PAROLE
Guerra e sostenibilità alimentare globale
di Elena Viganò
La fame non è una calamità naturale, ma la conseguenza dell’ascesa di un paradigma produttivistico applicato all’agricoltura che ha generato malnutrizione, molteplici esternalità negative, amplificate dal cambiamento climatico