IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Sotto l’urto dell’Intelligenza artificiale

Viviamo davvero in un mondo in via di de-occidentalizzazione? In realtà stiamo facendo i conti con un'occidentalizzazione perversa. Oggi è l'ora di ChatGPT. L’incontro con questa forma di intelligenza “aliena” richiede più eguaglianza e più controllo.

Quale destino?

 Sono questi i risultati paradossali di quella ormai trentennale terapia impartita al mondo dall’utopia tecnocratica delle nuove oligarchie, dei nuovi padroni dell’universo. Per Andrè Gorz si è trattato di un progetto inquietante ormai divenuto realtà amara con cui provare davvero a fare i conti: «la scienza realizza il suo progetto originario, si emancipa dal genere umano». Riecheggiando Vico, Aldo Schiavone ha intravisto in questa complessiva occidentalizzazione del mondo il coronamento di un sogno antico: l’uomo che «fa sé regola dell’universo».

Con «il passaggio nel controllo evolutivo della specie dalla natura alla mente», l’uomo di Terzo Millennio starebbe costruendo un mondo integralmente prodotto dalla propria cultura.

Oggi simili constatazioni sulle soglie raggiunte dall’umana avventura producono allarmi straordinari. Già Putin da un anno e passa ormai ci richiama a considerazioni più meste ed allarmate su questo controllo assoluto dell’uomo sul globo: non passa giorno dell’avventura ucraina che non sia punteggiato da annunci più o meno fatali sull’utilizzo dell’arma finale, sulla possibile estinzione dell’umanità per decisione di un qualche Sapiens. Alle news però dai campi di battaglia si sono da ultimo aggiunte le grida provenienti da ambienti in genere dediti ad occupazioni più soft e disincantate. È il turno, ad esempio, di Yuval Noah Harari, uno degli storici più celebrati ed ascoltati dei nostri giorni.

Da tempo il suo sguardo si è soffermato sui rischi e i pericoli riservati dai più osannati ritrovati della rivoluzione scientifica e tecnologica: in breve tempo potrebbero «estromettere miliardi di esseri umani dal mercato del lavoro, e creare una nuova, enorme classe di individui inutili, provocando sovvertimenti sociali e politici per i quali non esiste ideologia capace di controllarne le conseguenze». Oggi, di fronte all’immenso potere distruttivo celato nei meandri della nostra civiltà non «possiamo permetterci altri modelli fallimentari guerre mondiali e sanguinose rivoluzioni … potrebbero risolversi in guerre nucleari, mostruosità geneticamente ingegnerizzate e il collasso della biosfera».

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