AI, una potenza ostile senza controllo ed eguaglianza
Nei giorni scorsi però il suo sguardo si è soffermato su uno dei ritrovati che ci ha fatto strabuzzare occhi e cervello: ChatGPT, quella diavoleria, quell’ultimo ritrovato dell’intelligenza artificiale piombato sulle nostre scrivanie e nei nostro smartphone, con il suo sinuante invito ad entrare in conversazione ed ascolto. Stupefatti abbiamo fatto qualche prova e siamo restati affascinati quando non letteralmente basiti. Abbiamo così anche appreso quasi immediatamente che è divenuto popolarissimo tra gli studenti, anche giovanissimi, e strumento di utilizzo immediato per la produzione di filmati, musiche, insomma nelle forme più larghe ed usuali di interazione umana.
Ed è a questo proposito che Harari ha scritto un allarmato saggio sulle colonne dell’«Economist». Egli si è e ci ha chiesto: «cosa accadrebbe una volta che un’intelligenza non umana diventa migliore dell’umano medio nel raccontare storie, comporre melodie, disegnare immagini e scrivere leggi e scritture»? Più che al mondo scolastico, musicale o cinematografico la domanda era immediatamente posta in relazione a prossimi, decisivi appuntamenti politici e istituzionali: magari la prossima corsa presidenziale americana nell’ormai vicinissimo 2024. Quale «l’impatto degli strumenti di intelligenza artificiale, AI, che possono essere realizzati per produrre in massa contenuti politici, notizie false e scritture per nuovi culti»? Di fatto l’AI è uscita dai laboratori per dilagare e coinvolgere milioni di persone in relazioni dirette, di fatto intime. Ma oggi, constata Harari, «in una battaglia politica per le menti e i cuori, l’intimità è l’arma più efficace». Ed allora cosa accade «alla società umana e alla psicologia umana mentre l’AI combatte un’altra AI in una battaglia per fingere relazioni intime con noi, che possono quindi essere utilizzate per convincerci a votare per determinati politici o acquistare determinati prodotti»? Cosa accadrà al corso della storia quando, incalza Harari, «l’intelligenza artificiale prenderà il sopravvento sulla cultura e comincerà a produrre storie, melodie, leggi e religioni? Strumenti precedenti come la stampa e la radio hanno contribuito a diffondere le idee culturali degli esseri umani, ma non hanno mai creato nuove idee culturali proprie. L’AI è fondamentalmente diversa … può creare idee completamente nuove, una cultura completamente nuova».