IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Sotto l’urto dell’Intelligenza artificiale

Viviamo davvero in un mondo in via di de-occidentalizzazione? In realtà stiamo facendo i conti con un'occidentalizzazione perversa. Oggi è l'ora di ChatGPT. L’incontro con questa forma di intelligenza “aliena” richiede più eguaglianza e più controllo.

Allarmi simili sono venuti da più parti, persino da personaggi quali Elon Musk,  che di questi sviluppi ultimi di scienza e tecnologia è uno dei diretti responsabili, o Henry Kissinger, addirittura, uno dei facitori del mondo che abitiamo. Da tempo ha preso a interrogarsi su questi nuovi orizzonti e a collaborare con quanti provano a evitare disastri. Suo l’interrogativo: cosa accade nel caso in cui «in una possibile situazione in tempo di guerra, l’intelligenza artificiale raccomandi di agire in un dato modo, considerato tremendamente poco saggio dal presidente e dai suoi consiglieri»?  Grandi orizzonti nella risposta: «fare con l’intelligenza artificiale quanto fatto con le armi nucleari: richiamare l’attenzione generale sull’impatto di questa nuova evoluzione».

Parecchio più meditati e promettenti magari i richiami di scienziati e tecnici da tempo immersi direttamente in ricerche sul campo. A tratto comune di tutte le denunce l’appello al controllo, ma soprattutto all’eguaglianza, alla necessità di garantire a tutti accesso e condizioni paritarie e chiare di utilizzo. Soprattutto di fronte al rischio che ad avvantaggiarsi di simili ritrovati siano regimi autocratici: le notizie dall’estremo oriente non sono confortanti in proposito. Lì la corsa è già iniziata sia pur rallentata dalla morsa di censura e controllo dall’alto.

A mettere urgenza – al di là di stucchevoli interrogativi sulla reale natura di strumenti quali ChatGPT in rapporto all’intelligenza umana – è la natura della posta in gioco. È sempre Harari a rilanciare: «le armi nucleari non possono inventare armi nucleari più potenti. AI può rendere esponenzialmente più potente AI. Abbiamo appena incontrato un’intelligenza aliena, qui sulla Terra. Non ne sappiamo molto, tranne che potrebbe distruggere la nostra civiltà. Dovremmo porre fine all’utilizzo irresponsabile degli strumenti di intelligenza artificiale nella sfera pubblica e regolamentare l’AI prima che sia lei a regolare noi».

Sotto l’urto di queste epocali innovazioni l’eguaglianza cessa di essere un’aspirazione, un sogno o una cappa, secondo i vari punti di vista. Ora diventa un bisogno, il primo bisogno. Per non perdere il controllo.

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