IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Una nuova forma di civiltà?

Secondo Liang Qiao sbaglia chi pensa che la Cina debba imitare gli USA e superarli nel PIL, nella tecnologia, nella potenza militare. Con Internet sta emergendo una nuova civiltà e per esserne all’altezza i cinesi devono cambiare prima di tutto se stessi.

Alcuni intellettuali cinesi in buona fede hanno difeso gli Stati Uniti dipingendoli come una nazione giusta e democratica sulla base del fatto che non hanno mai occupato nemmeno un centimetro di territorio di un altro paese; a prima vista potrebbe anche sembrare che sia vero. Ma non è anche vero che l’occupazione di un altro paese tramite il dollaro è decisamente meno costosa? E così a buon mercato da non costare quasi nulla al governo. Finché in un paese il dollaro è in circolazione, finché c’è bisogno di riserve in valuta estera, l’America lo può occupare con la propria moneta. Non necessariamente ne saccheggerà le risorse, ma si prenderà denaro e ricchezze materiali a costo zero, tramite un pezzetto di carta verde. In cosa questa operazione è diversa dal saccheggio degli altri imperi della storia? Gli Stati Uniti non hanno costretto i cinesi ai lavori forzati come facevano i vecchi colonialisti, ma hanno lasciato alla “Foxconn” di Terry Gou (multinazionale di componenti elettroni di Taiwan) il compito di organizzare la manodopera per svolgere i lavori più redditizi a salari davvero bassissimi. (…)

Dietro la cortina di fumo Perché l’America fa la guerra?

Tra qualche anno quando qualcuno domanderà perché gli americani hanno combattuto la guerra in Iraq, la risposta standard sarà: per il petrolio. Ma cosa rispondere, quando sarà chiesto anche perché hanno occupato l’Iraq senza prendere nemmeno un barile gratis? E perché si sono messi allo stesso piano del resto del mondo, soffrendo per i prezzi troppo alti del petrolio? La risposta a questa domanda, invisibile ai più, è che il commercio mondiale del petrolio è legato al dollaro Americano. Quando gli Stati Uniti hanno invaso l’Iraq, la prima conseguenza è stata l’alzarsi del prezzo globale del petrolio. E che cosa era successo, quando il prezzo del petrolio era salito e le transazioni erano regolate in dollari? Che questa impennata di prezzi aveva fatto salire la domanda globale di dollari, e che quindi gli americani erano riusciti a crearla attraverso la guerra. Prima della situazione in Iraq, un barile di petrolio costava 38 dollari, dopo il conflitto quasi 150. Ciò significava che una guerra aveva aumentato la domanda di dollari di più del triplo. Nel momento in cui il mondo aveva bisogno di più dollari per comprare petrolio, era il governo degli Stati Uniti, oltre a quello dei paesi produttori di petrolio, il più felice di tutti. Il governo americano non è certo un filantropo che vi darà dollari gratis, dovrete sempre scambiare i vostri prodotti, entrando ancora una volta nel loro circolo di “merci e materiale per pezzetti di carta verde “. Così il governo degli Stati Uniti può giustificare la stampa di denaro e non usare l’alleggerimento quantitativo per emettere più dollari visto che c’è poca domanda, come succede oggi con la crisi finanziaria. In questo modo, arrivano più dollari anche ad altri paesi, quelli produttori di petrolio e quelli che hanno bisogno di acquistarne. Ma cosa se ne fanno poi, con tutti questi dollari? Oltre ad essere un felice simbolo di ricchezza, in realtà la prospettiva che diventi semplice carta è preoccupante, visto che il dollaro si sta svalutando a un ritmo sempre maggiore. In pratica perde valore ogni giorno, e l’unica opzione disponibile è quella che gli americani hanno preparato: comprare titoli del tesoro USA. L’acquisto di queste obbligazioni ha portato al ritorno di enormi quantità di dollari negli Stati Uniti, rendendoli il paese più indebitato del mondo. Ma allora, perché L’America ha bisogno di lasciare che i dollari, che stanno facendo il giro di tutto il mondo, rientrino sotto forma di titoli del tesoro? Perché gli Stati Uniti non sono preoccupati per un deficit permanente delle partite correnti, ma sono molto preoccupati per un deficit a breve termine del conto capitale? Per dirlo in parole povere, con un tasso di risparmio quasi nullo gli Stati Uniti devono sempre mantenere un surplus del conto capitale, che era di circa 700 miliardi di dollari all’anno intorno al 2001, e cioè un flusso giornaliero netto e due miliardi di dollari. Pertanto gli Stati Uniti hanno bisogno di una grande quantità di capitale mondiale da fare affluire nelle proprie casse al fine di mantenere la liquidità della loro vita economica normale, altrimenti la maggior parte degli americani non sarebbe più in grado di continuare la bella vita con il conto scoperto sulla carta di credito. Quindi gli Stati Uniti non hanno paura del deficit delle partite correnti, ma temono il deficit del conto capitale. E per mantenere un’eccedenza del conto capitale, non esiteranno certo a usare i mezzi della guerra per danneggiare l’ambiente e l’investimento di altri Paesi, facendo un po’ come quando si radunano le pecore, per riportare dollari in America. Dunque anche se entrambe le guerre in Iraq sono state combattute in apparenza per il petrolio, in realtà il motivo era dollaro. Perché ogni volta che c’è una guerra in una regione produttrice di petrolio il prezzo aumenta, e così la domanda di dollari. Così gli americani possono iniziare a stampare più denaro e ottenere più ricchezza materiale dal mondo, è semplice.

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