IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Riaccendiamo le luci della pace

Quanto è stato facile scendere in questo nostro inferno! Eppure avremmo dovuto essere consapevoli del rischio che avevamo di fronte. Da millenni ci ammonisce la saggezza della poesia: “facilis descensus averno”; la porta di Dite è aperta notte e giorno; la vera fatica è risalire! E l’esperienza di innumerevoli tragedie umane lo conferma: una volta messa in moto la macchina della guerra travolge ogni limite, trascina con sé la sua forza invincibile.

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Riforme Meloni, no grazie

Più autonomia e meno differenziazione, più parlamentarismo e meno presidenzialismo. Ripristinare la legittimazione democratica del governo nazionale e locale: è questa la revisione della Costituzione di cui ha bisogno l’Italia. Sono questi i temi del nostro Primo forum ricostituente di cui qui trovate la registrazione completa.

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A che punto è la notte

Giovedì 23 marzo alla Fondazione Basso, a partire dalle ore 17, l’attesa presentazione del denso libro di Isidoro Davide Mortellaro “A che punto è la notte? La vita e i tempi del terzo millennio” (Molfetta, edizione la meridiana, 2002). Pubblichiamo alcuni cruciali e attualissimi stralci della parte centrale del volume. L’Occidente, l’Europa, Putin. Pagine da leggere tutte d’un fiato.

Chi ha spento le luci della pace?

L’orologio della guerra è un libro meditato. La responsabilità della guerra in atto grava su chi l’ha iniziata, ma anche su chi non l’ha saputa prevenire. Il libro semmai parla poco dell’Ucraina, una nazione che sta vivendo adesso il suo mito fondativo. Quale che sia l’esito del conflitto, una sconfitta per Putin.

Le conseguenze sociali dell’economia di guerra in Europa

Il realismo politico offre utili chiavi di lettura all’economia politica internazionale, mai come oggi messa a repentaglio dall’escalation in Ucraina. L’UE e l’Italia rischiano di essere i vasi di coccio nell’inaudita crisi economica che si profila

La pace tra messianismo e funzionalismo dell’UE

La pace evocata da Draghi e quella di Mattarella hanno un senso profondamente diverso: possono occultare o disvelare l’esigenza di scegliere se fiancheggiare o contrastare l’unipolarismo statunitense al tramonto

La guerra è nell’interesse dell’Italia?

Essere cobelligeranti è nell’interesse nazionale? L’Italia si ritrova nelle condizioni di maggiore debolezza, perché è troppo grande per arrabattarsi e, allo stesso tempo, troppo piccola e fragile

Dopo l’Ucraina. Un nuovo ordine energetico mondiale?

Tra i tanti effetti del conflitto ucraino non bisogna sottovalutare la formazione progressiva di un nuovo ordine energetico mondiale incentrato su una inedita alleanza tra Cina e Paesi del Golfo e un ridimensionamento del ruolo globale del dollaro.