IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Numero 4 – Luglio 2022

Forme del declino. Da Draghi al draghismo

Il declino italiano è il tema apparentemente inattuale di questo numero quattro di fuoricollana.it. Da qualche tempo non se ne occupa più (quasi) nessuno. Un’ottima ragione, dunque, per parlarne. Non tanto per andare in direzione ostinatamente contraria al dilagante sentimento collettivo (questo, lo sanno bene i nostri lettori, è nel nostro Dna), quanto per capire le ragioni di questa sciagurata rimozione. La principale delle quali porta oggi il nome di un anestetico, draghismo, neologismo entrato a pieno diritto nei dizionari della lingua italiana.

Sincerità?

Massimo Franco ama dare di sé stesso la rappresentazione di uno che non le manda a dire. Da lungo tempo, dalle colonne del Corriere della Sera di cui è commentatore e notista, consiglia, prevede, ammonisce, minaccia la politica, i partiti e gli italiani che se non faranno come vuole la logica, se non faranno, quello che Lui crede sia giusto e, soprattutto, se non faranno ciò che vuole l’establishment sarà il diluvio.

Draghi, ieri oggi domani

Proprio nel luglio 2012 il Draghi del whatever it takes ammonì i mercati (cioè gli speculatori) che se non avessero cambiato registro, lui li avrebbe rimessi in riga con i potenti mezzi della BCE. Anche se molti lo ritennero un bluff ben congegnato, i mercati (cioè gli speculatori) preferirono non andare a vedere le carte dell’autorevole banchiere centrale. Con i riottosi partiti italiani, Draghi ha usato un tono similmente minaccioso, ma quelli (i riottosi partiti) non hanno creduto al bluff e hanno voluto andare a vedere. Anche perché la speculazione sul mercato della politica italiana dell’unico partito rimasto all’opposizione stava facendo crescere troppo lo spread tra gli alleati del centro-destra.

La lunga scivolata dell’Italia, una conversazione con Giorgio Rodano

Il declino del bel Paese, dal miracolo economico alla pandemia, nel racconto dell’accademico che ha diretto “La Rivista Trimestrale”, la prestigiosa pubblicazione fondata da Claudio Napoleoni e Franco Rodano. Una intervista d’altri tempi sul destino dell’Italia.

Il doppio declino dell’economia italiana

Il primo storico declino dell’economia italiana prende forma tra il Cinquecento e il Seicento, il secondo negli ultimi decenni dello scorso secolo. Ad accomunare i due declini, il tradimento della borghesia e la debolezza delle classi dirigenti.

Il vincolo esterno e il mito delle occasioni mancate

Le carenze della struttura produttiva italiana non possono essere risolte agendo con il solo vincolo esterno. L’esaltazione retorica delle sue virtù serve a rimuovere scomode verità, ieri come oggi.

La grande corsa al centro

Il patto atlantico sostituisce il patto costituzionale e come nuova base valoriale determina generalizzati movimenti trasformistici. Si va delineando un partito unico delle élite.

L’intervento. Il Governo Draghi è davvero intoccabile?

Il ruolo dell’Italia in uno scontro senza precedenti tra la Nato, diventata braccio armato di un aggressivo primato occidentale, e la Cina. È questo il vero tema di cui bisognerebbe discutere per decidere della sorte del Governo Draghi.

Declino dell’informazione e declino democratico

Mentre si accresce enormemente il nuovo Potere delle Big Tech e attorno al corpo a corpo tra umano e non umano si gioca una partita storica, la politica sembra travolta dall’astuto determinismo tecnologico. Il rischio è l’ulteriore declino del tessuto democratico.

Verso una democrazia sempre più pilotata

Una mutazione che viene da lontano. All’ultima tornata amministrativa l’astensione ha sfiorato il 58%. La Francia alle legislative si è avvicinata a soglie simili d’allarme sistemico: 54%. Un Grande Fratello diffuso orienta gran parte del voto, spesso in combutta con la «società incivile».