IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Numero 8 – Dicembre 2022

L’Unione, l’AntiEuropa

Vi presentiamo un numero veramente speciale che non ha bisogno di commenti, ma di essere letto nell’unicità del tema e nella varietà delle angolature con cui la questione Europa AntiEuropa è messa a fuoco, a partire dai contributi di Antonio Cantaro, Donato Caporalini e Isidoro Mortellaro che da diversi punti di vista rileggono problematicamente e criticamente l’ultimo libro di Caracciolo, “La fine della pace”. E poi specialità nella specialità. Le immagini che ‘servono’ i diversi contributi sono quasi tutte tratte da una raccolta dal titolo “I Dialoghi degli Dei”. Il suo autore, Antonio Santacroce, non ha bisogno di presentazione.

L’UE salva i suoi valori o si autoassolve dai suoi errori?

Alla fine della seconda guerra mondiale, quando gli USA, assieme con le altre potenze occidentali vittoriose, dovevano decidere che fare della Germania, il generale statunitense Lucius Clay affermò che «Non vi è scelta fra l’essere comunisti con 1.500 calorie giornaliere e il credere nella democrazia con un migliaio». E fu così che, abbandonato l’originario approccio punitivo del piano Morgenthau, iniziò la ricostruzione post-bellica in Europa occidentale.

Anticipazione/ I russi, i russi gli americani

Chi ha spento le luci della pace è il vecchio mondo di oggi, la Russia e gli Stati Uniti. L’Europa complice e vittima, allo stesso tempo. In esclusiva, per i lettori del nostro “laboratorio politico”, i passaggi essenziali dell’introduzione ad un volume di prossima pubblicazione nei primi mesi dell’anno che verrà.

America corrotta, pianeta infetto

Al centro dell’analisi di Caracciolo c’è l’effetto destabilizzante dell’Antimpero americano e del suo alter-ego: l’Antieuropa. Ma per comprendere questa situazione sono sufficienti le spiegazioni di ordine etico e psicologico? O la dismisura è in realtà un portato necessario dei processi di globalizzazione?

Storia e guerra al galoppo

Scartabellato e letto tutto d’un fiato, il volumetto “La pace è finita” solleva tanti, troppi interrogativi. Colpisce l’assenza assoluta di alcuni termini: computer, televisione, informazione, internet. Ma anche spazio, petrolio, DNA, religione. Di quale mondo parla la geopolitica di Lucio Caracciolo?

La Germania tra Europa, Stati Uniti, Cina

La Germania, guidata dal Cancelliere Olaf Scholz, non condivide la politica statunitense, seguita anche da Bruxelles contro l’interesse del Vecchio continente, del decoupling dalla Cina e persegue, al contrario, una sempre crescente autonomia strategica. Mentre l’Italia e la Francia appaiono inerti.

Patto di stabilità o dell’ostinazione?

Il non detto alla base di ogni proposta di riforma della politica economica sovranazionale è ingombrante e ne offusca la validità. È il non detto di un’Europa che ha rinunciato ad affrontare il nodo dell’integrazione politica e della solidarietà, accettando l’idea del mercato e della stabilità finanziaria quale orizzonte di senso della propria esistenza.

Poveri d’Europa, povera Europa!

Quando i ricchi si fanno la guerra – scriveva Jean-Paul Sartre – sono i poveri che muoiono. In questa folgorante immagine c’è ancora l’essenziale della ‘guerra moderna’. Ma chi sono oggi questi poveri di cui parlava il filosofo francese, contro cui la guerra si accanisce?

Partito della guerra, Partito della pace

Pubblichiamo qui la registrazione audio/video dell’incontro promosso da fuoricollana, insieme alla CGIL-SPI, alla Fondazione XXV aprile e all’ISCOP, svoltosi presso la Biblioteca Bobbato di Pesaro lo scorso 19 novembre 2022. All’incontro hanno partecipato Emiliano Alessandroni (filosofo politico), Antonio Cantaro (costituzionalista), Oriano Giovanelli (Direttore Italiadecide), Marco Labbate (storico) e Federico Losurdo (costituzionalista).

Dopo Sharm el-Sheikh è tempo di chiudere la serie delle Cop

Prese insieme la Cop26 di Glasgow e la Cop27 di Sharm el-Sheikh sono la prova che l’assetto istituzionale uscito dagli Accordi di Parigi non funziona. È tempo di un trattato internazionale di non-proliferazione dei combustibili fossili.