IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

La posta in gioco

“Apologia” del conflitto

Non v’è progresso senza conflitto. Illegittimo è, in un sistema democratico, soffocare il dissenso che genera conflitto. È il conflitto che va governato, non il dissenso. L’illusione securitaria e tecnologica raccomanda di non agitarsi, perché tanto c’è qualcuno che ci pensa.

La guerra come atto impolitico

Ma a che serve separare concettualmente politica e guerra? In termini pratici, a nulla: questo non porrà termine alla guerra. Serve a un’igiene del pensiero, a non scambiare il disordine con l’ordine, l’abnorme con il normale, la morte con la vita.

Violenza e politica

Tornare a praticare la dimensione trasformativa del conflitto. La con-vivenza non è solo presenza reciproca, è creazione di uno spazio in cui l’io sappia anche essere noi. Un viaggio nelle teorie filosofiche e antropologiche sulla natura della violenza e sulla politica come riconoscimento.

La lezione tedesca. Il successo annunciato di AfD

AfD è un partito di destra, di destra estrema, nazionalista, euroscettico, che però si autodefinisce liberal-conservatore e sinceramente democratico. La sua crescita, impetuosa tra i giovani, ha origine nei disastri prodotti dai governi Merkel e Scholz e la strategia di isolarla con un cordone sanitario è destinata a indebolirsi.

La lezione inglese. La sinistra vince e la destra detta l’agenda?

In un numero sulla destra che avanza un articolo sulle elezioni del Regno Unito del 4 luglio 2024 può apparire in dissonanza, vista la vittoria a “valanga” del Partito laburista di Starmer. Ma nel frattempo, il partito di Farage, Reform UK, ha ottenuto oltre il 14% dei voti.

Occidente senza Storia, Storia senza Occidente

È il filo rosso delle giornate di formazione che si terranno a Roma dal 6 all’8 settembre. Stefano Fassina ne ripercorre i temi a partire dai drammatici interrogativi posti dalla fine dell’ordine internazionale liberale e dalle guerre in corso. È tempo di nuove decisioni. Per l’Europa, per la sinistra, per tutti noi.

L’Unione europea tra welfare e warfare

Sarà l’Unione in grado di agire come un soggetto politico internazionale autonomo,in grado di elaborare i propri interessi strategici e sulla base di questi ridefinire il proprio rapporto con l’alleato americano? È questo uno dei molteplici temi che indagheremo nella scuola di formazione politica del 6-8 settembre.

L’Europa che c’è, l’Europa che vorremmo

Per tirare fuori l’Unione europea dalla palude impolitica in cui si è cacciata con i propri dogmi ordoliberali e con la propria concezione moralistico-legalitaria delle relazioni internazionali, occorre ri-pensare il mondo in cui siamo e quello recente da cui veniamo.

La Palestina in testa

La Palestina è una Storia che ritorna, un passato che non passa. L’ultimo esempio di colonialismo di insediamento, pulizia etnica e apartheid su vasta scala. Nessuno di noi sarà davvero libero finché non faremo davvero i conti con il colonialismo e il razzismo