web magazine di
cultura politica e costituzionale

IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

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IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

La posta in gioco

Occidente, nazione e identità

Le Nuove indicazioni curricolari sono permeate da una opzione nazionalista e occidentalista. Ma l’identità collettiva non è un dato predefinito, è un compito da affrontare nel rapporto con l’alterità. La storia da disciplina a storia di fatti e il facile scivolamento dal noi e loro al noi contro loro.

Valditara contro il resto del mondo

In un’epoca in cui l’Europa deve decidere qual è il suo posto, in cui USA, Russia e Cina definiscono i rispettivi spazi prescindendo da noi, insegnare che l’Occidente è il fine ultimo della storia non è fascista, non è antidemocratico, non è autoritario. È semplicemente idiota.

Secondo Costituzione: Ius scholae e referendum sulla cittadinanza

La scuola è la prima formazione sociale aperta a tutti. Un significato assente nei lavori della Commissione Perla e nella proposta sullo ius scholae. Il referendum per dimezzare i tempi per la cittadinanza contiene una prima e ragionevole risposta alla domanda di riconoscimento di chi già è parte del Paese.

Democrazia di guerra

Si può rispondere alla crisi delle relazioni euroatlantiche dotandosi di una forza militare propria senza disporre di un potere politico legittimato, di una politica fiscale, di una politica estera? Chi lo pensa, ignora la profondità di ciò che sta accadendo: una guerra di civiltà entro il campo occidentale.

La nuova bolla finanziaria del riarmo

Polizze, conti deposito, cartolarizzazioni, riduzioni fiscali. Il riarmo europeo finanzia ben poco l’Ue, anche perché oltre la metà si traduce in acquisti di armi prodotte negli Usa. La nuova economia violenterà il Welfare e coltiverà odi nazionalistici destinati a distruggere il senso di convivenza collettiva.

Aziende tecnologiche e politica, da Zuckerberg a Musk

Dietro il cambio di paradigma delle big tech c’è il declino Usa e l’ascesa della Cina. L’Unione europea sta facendo ciò che sa fare meglio, fuggire in avanti con operazioni di marketing. A partire dal Rearm Europe, simbolo dell’assenza di una politica di difesa europea.

Cos’è successo?

La Cdu-Csu è il primo partito, ma è un successo in agro-dolce, chiaramente sotto la soglia minima del 30%. Non sarà facile per l’Unione e per la Spd, anche in considerazione della permanente dipendenza della sicurezza tedesca dagli Usa. Che fine farà il “cordone sanitario?”.

I compiti immani del nuovo Cancelliere

La Germania ha reagito con un’altissima partecipazione al voto (84%) e una indicazione di stabilità. Il neomercantilismo tedesco è finito. Il triste epilogo di Scholz e i compiti del nuovo Cancelliere.

Scholz, il Cancelliere candidatosi alla sconfitta

La pagina della politica tedesca è ancora tutta da scrivere. Le incognite sono molte, le certezze pochissime. E, tuttavia, quella pagina sarà certamente nuova e non resterà bianca. Quattro considerazioni da Berlino di Enzo di Salvatore.

L’alba di un nuovo equilibrio globale

L’impero americano sarà l’ultimo della storia, ma Pechino non intende sostituirsi agli Usa quale dominus unipolare. La via cinese allo sviluppo – stabilità sociale, economia di mercato vigilata, controllo pubblico delle risorse – è un incubo per il capitalismo occidentale.

Quale Medio Oriente nel nuovo ordine mondiale

Ciò che è avvenuto in Medio Oriente negli ultimi 16 mesi potrebbe influenzare o alterare in modo significativo non solo il quadro geopolitico nella regione ma anche il processo di riassetto globale dei poteri e il progetto BRICS.

Verso un nuovo (dis)ordine?

Parafrasando Gramsci, il vecchio ordine è sempre più vacillante, mentre un nuovo ordine fatica a venire alla luce. Nell’intermezzo, si assiste a svariati fenomeni morbosi, tra cui la presidenza “Trusk”, che pur ispirata all’American First, potrebbe, invece, accelerare il tramonto dell’egemonia USA.

“Apologia” del conflitto

Non v’è progresso senza conflitto. Illegittimo è, in un sistema democratico, soffocare il dissenso che genera conflitto. È il conflitto che va governato, non il dissenso. L’illusione securitaria e tecnologica raccomanda di non agitarsi, perché tanto c’è qualcuno che ci pensa.

La guerra come atto impolitico

Ma a che serve separare concettualmente politica e guerra? In termini pratici, a nulla: questo non porrà termine alla guerra. Serve a un’igiene del pensiero, a non scambiare il disordine con l’ordine, l’abnorme con il normale, la morte con la vita.

Violenza e politica

Tornare a praticare la dimensione trasformativa del conflitto. La con-vivenza non è solo presenza reciproca, è creazione di uno spazio in cui l’io sappia anche essere noi. Un viaggio nelle teorie filosofiche e antropologiche sulla natura della violenza e sulla politica come riconoscimento.

La lezione tedesca. Il successo annunciato di AfD

AfD è un partito di destra, di destra estrema, nazionalista, euroscettico, che però si autodefinisce liberal-conservatore e sinceramente democratico. La sua crescita, impetuosa tra i giovani, ha origine nei disastri prodotti dai governi Merkel e Scholz e la strategia di isolarla con un cordone sanitario è destinata a indebolirsi.

La lezione inglese. La sinistra vince e la destra detta l’agenda?

In un numero sulla destra che avanza un articolo sulle elezioni del Regno Unito del 4 luglio 2024 può apparire in dissonanza, vista la vittoria a “valanga” del Partito laburista di Starmer. Ma nel frattempo, il partito di Farage, Reform UK, ha ottenuto oltre il 14% dei voti.

Occidente senza Storia, Storia senza Occidente

È il filo rosso delle giornate di formazione che si terranno a Roma dal 6 all’8 settembre. Stefano Fassina ne ripercorre i temi a partire dai drammatici interrogativi posti dalla fine dell’ordine internazionale liberale e dalle guerre in corso. È tempo di nuove decisioni. Per l’Europa, per la sinistra, per tutti noi.

L’Europa che c’è, l’Europa che vorremmo

Per tirare fuori l’Unione europea dalla palude impolitica in cui si è cacciata con i propri dogmi ordoliberali e con la propria concezione moralistico-legalitaria delle relazioni internazionali, occorre ri-pensare il mondo in cui siamo e quello recente da cui veniamo.

L’Unione europea tra welfare e warfare

Sarà l’Unione in grado di agire come un soggetto politico internazionale autonomo,in grado di elaborare i propri interessi strategici e sulla base di questi ridefinire il proprio rapporto con l’alleato americano? È questo uno dei molteplici temi che indagheremo nella scuola di formazione politica del 6-8 settembre.

La Palestina in testa

La Palestina è una Storia che ritorna, un passato che non passa. L’ultimo esempio di colonialismo di insediamento, pulizia etnica e apartheid su vasta scala. Nessuno di noi sarà davvero libero finché non faremo davvero i conti con il colonialismo e il razzismo

Israele in testa

La Palestina in Testa, Israele in Testa. I palestinesi nel Cuore, gli ebrei nel Cuore. Per noi, ‘marxo-gramsciani’, si chiama “quistione”. Questione ebraica, questione israelo-palestinese. Ovvero, del ritorno della politica, della ragione, del diritto. Contro ogni demonizzazione assoluta dell’altro, del nemico.

L’antisionismo è antisemitismo?

L’antisemitismo è un’idea inconsistente e, allo stesso tempo, inattaccabile con argomenti razionali. L’antisionismo è il punto di vista, “Palestina libera dal fiume al mare”, del nazionalismo arabo. Dieci milioni di persone, che ci sono, non dovrebbero esserci. Perché ebrei

Essere uomini, essere in-relazione

Il Tu è più difficile da pensare che l’Io, quasi che l’io per essere vero debba prescindere dall’altro. Ideologia. Il primo atto comunicativo non è lo scambio economico, ma il pianto. Il rapporto sociale primario è il bisogno inerme e il dono gratuito.

Intelligenza artificiale. O della “guerra all’umano”

L’IA è sempre più una meta-tecnologia in guerra con l’umano che ci comanda di “Agere sine Intelligere”. L’uomo connesso è sempre meno un uomo relazionale. Nessun Dio ci salverà, solo una mobilitazione collettiva può farlo.

Perché disumanizziamo?

Contro l’umano che disumanizza. L’uomo è il prodotto di se stesso, delle condizioni nelle quali è posto e degli strumenti e delle istituzioni sociali che produce e dalle quali è prodotto. E quindi la sua umanità è sempre in crisi, è sempre una ri-conquista.

Società della prestazione e Scuola della Costituzione

I dogmi della nuova religione civile, la prestazione e il successo. Non serve fare bene, ma fare meglio degli altri. La formazione del capitale umano che prende il posto della formazione del cittadino. Tornare alla Scuola “organo costituzionale”, realmente aperta a tutti.

Che cosa può essere una Scuola di educazione alla politica

Sviluppo umano Vivere la Costituzione, la Scuola di fuoricollana e Itinerari e incontri. Il “Manifesto” scritto da Luigi Alfieri, Antonio Cantaro e Federico Losurdo. Faremo quello che potremo, arriveremo dove potremo arrivare, con tutti quelli che vorranno fare con noi una parte del cammino.