IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

La Lama

Il «Nuovo ordine» di Netanyahu e Kamala Harris

Più o meno nelle stesse ore in cui Papa Francesco precisa e aggiorna il suo giudizio sulle guerre in corso (una «quasi terza guerra mondiale»), il governo di Israele e il governo degli Stati Uniti sostengono, a fronte di un sempre più probabile conflitto su larga scala in Medio Oriente, che non si tratta di guerra né mondiale né regionale, ma di un regolamento di conti

Piano Draghi, o dell’economia di guerra

Nel suo rapporto sullo stato comatoso dell’economia europea, pubblicato lunedì 9 settembre, Mario Draghi è stato chiaro: occorrono tanti soldi per «competere». Circa 800 miliardi di euro all’anno, corrispondenti al 4,5% del Pil comunitario nel 2023, per tre anni. Tanto per iniziare.

Occidente senza standard, parla la Regina di Giordania

Sembra più che mai necessario riflettere attentamente sulle solenni, ma nel contempo semplici e immediate parole utilizzate dalla Regina di Giordania (che certamente non ha alle sue spalle alcuna legittimazione democratica, alla “occidentale”) in occasione del suo intervento al cinquantesimo convegno organizzato a Cernobbio da The European House.

Verso la terza guerra mondiale?

Il panel che apre queste nostre giornate di formazione ci chiede di rispondere alla domanda delle domande nella testa di tutti noi: siamo nel precipizio che ci sta portando, per dritto o per storto, alla terza guerra mondiale? 

Tutti a casa, è la guerra bellezza!

L’autrice di questa Lama è una cittadina greca e pensava di averle passate tutte al tempo della Troika.  Ora vive e lavora da diversi anni a Copenaghen. Una mattina di questa fine estate ha ricevuto un messaggio dell’Autorità Danese per la Gestione Crisi che è stato trasmesso a tutti i residenti regolarmente registrati presso le autorità in Danimarca e tradotto in varie lingue. Questo il “patriottico” e imperativo titolo del messaggio: «Preparati per una crisi».

Trump e la grande “deportazione”

«Finirò il muro e ci sarà la più grande operazione di espulsione (deportation), nella storia del nostro Paese». Trump docet. Se la politica o più verosimilmente il suo simulacro abbatte un altro tabù, con la fondata aspettativa fra l’altro che ciò produce consensi, allora stiamo entrando davvero in terra ignota o più banalmente riprecipitando agli inferi.

Allo stesso tempo

Leggiamo regolarmente, con attenzione, Le Grand Continent. La nostra distanza politica e intellettuale dalla autorevole rivista non ha bisogno di essere sottolineata. Ma si impara sempre qualcosa di quello che passa nella testa di una parte dell’establishment unionista. Il 15 giugno di quest’anno palpabile è anche il suo smarrimento non solo politico ma anche emotivo. Come testimonia questa Lettera della domenica, dall’emblematico titolo Le goût de la dissolution.

Il Wall Street Consensus sbarca in Eurolandia

Oggi il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Patto di stabilità (e crescita?) destinato, dopo la sospensione del vecchio Patto durante la pandemia, a vincolare i futuri piani di bilancio degli Stati dell’UE. Dopo lunghe negoziazioni, il nuovo Patto riproduce la stessa logica ispirata all’austerity e alla diffidenza di Germania e ‘frugali’ per gli investimenti pubblici a debito.

Morti sul lavoro, morti di lavoro

Continua, incessante la guerra al lavoro. Non solo gli incidenti nei cantieri e nelle officine, i morti sul lavoro.  Ma quella più invisibile e sottile, ma altrettanto disumana, che consuma quotidianamente le nostre vite. Morti di lavoro. Ne abbiamo discusso venerdì 19 aprile nel secondo modulo della Scuola di educazione alla politica Vivere la Costituzione, di cui pubblichiamo qui la registrazione completa.

Mosca brucia, abbiamo perso la pace

Alla fine della prima guerra mondiale pochi, lungimiranti, inascoltati uomini della parte vittoriosa dissero: “abbiamo vinto la guerra, ma abbiamo perso la pace”. Keynes, tra gli altri, intuì che la “pace cartaginese” imposta alla Germania, profondamente umiliata dalle clausole dei Trattati di Versailles, avrebbe preparato una nuova e immane tragedia per l’umanità.