IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Numero 17 – Dicembre 2023

La guerra che non abbiamo vissuto

Un evento gigantesco si è arrampicato sulle nostre spalle, senza che ce ne rendessimo conto, senza che combattessimo. Come non sentire la vergogna per aver tirato dritto come sonnambuli mentre l’allarme suonava? Questa la domanda di Bruno Latour

Guerra all’ambiente

Dopo 30 anni di vertici sul clima, i gas serra nell’atmosfera hanno raggiunto nel 2022 livelli record e, sulla base degli attuali piani climatici, non solo non verranno centrati gli obiettivi degli Accordi di Parigi di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai livelli pre-industriali, ma assisteremo ad un aumento delle temperature di quasi 3 gradi Celsius entro la fine del secolo. Una vera e propria guerra all’ambiente.

L’ambientalismo del giardiniere

Un nuovo spettro si aggira da tempo per il mondo: il neutralismo ambientale. Secondo questa eccentrica scuola di pensiero in continua ascesa, la devastazione ambientale sarebbe un evento ineluttabile al pari di un qualsiasi cataclisma naturale e/o asteroide proveniente dalla profondità degli spazi intergalattici. Poco o nulla aggiunge la sua radice antropica.

Il disco rotto della COP

Ancora una volta è stato dato campo libero agli interessi legati alle fonti fossili. Ogni stato decide per conto proprio se, come, quando e quanto farsi carico del contrasto al Climate Change. Ci vorrebbe un Commonwealth delle civiltà.

Energia pulita, finanza torbida

La falsa pulizia della finanza verde. L’International Energy Agency non nasconde le nuvole nere all’orizzonte, ma sottolinea che si va sviluppando una nuova, importante, economia dell’energia pulita. I lati oscuri della medaglia: diseguaglianze, bombe al carbonio, finanza torbida.

La COP28, l’Africa e il sottosviluppo

Il diritto a non dipendere da altri per il proprio progresso va di pari passo con la rescissione del legame di dipendenza che crea la finanza. La sfida è trasformare le società africane attraverso l’industrializzazione e non solo con il credito. Ma l’Occidente non ha mai voluto un’Africa indipendente e autonoma.

Se il capitalismo ha i secoli contati siamo spacciati!

Si può uscire dalla crisi ambientale senza recuperare la prospettiva socialista? L’ecosocialismo è un discorso oggi minoritario, ma forse ineludibile. Un libro recente di Kohei Saito sull’ecosocialismo di Marx riapre il dibattito. Se “il capitalismo ha i secoli contati” allora non c’è speranza, perché l’ecosistema non può attendere tanto.

Il discorso della Costituzione

La revisione dell’art. 9 è spesso celebrata con toni enfatici («svolta epocale», «rivoluzione verde»). L’interesse delle future generazioni è un tema ambiguo. Già nella giurisprudenza l’orizzonte dell’equità intergenerazionale è servito a blindare politiche di austerity.

Insidie, miraggi e trappole dell’ambientalismo

Le lotte ambientali e sociali non possono essere separate le une dalle altre. Altrimenti si produrranno risposte deboli, prive di consenso e prima ancora battaglie sbagliate in principio, dove la buona fede si lascia incanalare dalla retorica e dagli interessi del capitalismo green.

Il discorso del capitalista

L’insostenibile sviluppo sostenibile. Un’ideologia consolatoria. Da un lato, una esternalizzazione, lontano dai paesi occidentali, delle attività estrattive. Dall’altra, una messa a profitto dell’intero tempo di vita dell’umano, della sua vita biologica e della sua vita emotiva.