IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Numero 11 – Aprile 2023

Fratelli di Giorgia: filoatlantici ed eurocritici

Per Vassallo e Vignati (Fratelli di Giorgia, Il Mulino, 2023) la visione manichea di un mondo diviso tra bene e male, cardine ideologico del “conservatorismo nazionalista”, è servita a costruire l’identità della destra, ma rischia di entrare in conflitto con la difesa dell’interesse nazionale italiano.

Destre al governo, governo delle destre

Chi si accontenta delle definizioni riduttive e alla moda ascriva pure il governo delle destre in Italia a quello delle c.d. “democrazie illiberali”. Formula magica che pretende di dire tutto, ma che troppo spesso finisce per dire assai poco (l’hegeliana notte in cui tutte le vacche sono nere). Non ci piacciono, lo sanno bene i nostri lettori, le interpretazioni caricaturali e demonizzanti. Prendiamo tutto molto sul serio, a maggior ragione prendiamo sul serio un governo legittimato dal voto maggioritario, benché non bulgaro, del corpo elettorale.

Poesia dell’interesse nazionale, prosa dello Stato “ruffiano”

Tra la retorica dell’interesse nazionale e le scelte dell’esecutivo c’è di mezzo il mare. Ma la ‘colpa’ non è del mare. È il nazional-conservatorismo, bellezza! Prima le opposizioni lo capiscono e prima la denuncia dello scarto tra “poesia” e “prosa” sarà credibile.

“Anti-antifascismo”, per riscrivere il futuro

Il progetto delle destre continua a essere il passaggio dalla democrazia progressiva alla democrazia conservativa. Un disegno che si inquadra in un’interpretazione subalterna dell’atlantismo e in una declinazione miope dell’interesse nazionale

Autonomia differenziata, calcolo politico e prova d’amore

L’autonomia differenziata è un progetto che la Meloni si deve far piacere. Ma è anche altro. È una “prova d’amore” per i poteri economici del Nord, una sorta di modello neocorporativo 2.0. In questo il capo delle destre sta davvero seguendo le orme di Mussolini. Però non basta dire no. È necessaria una vera e propria contro narrazione.

Meloni in Europa: o dell’arte di “risciacquare i panni in Arno”

Al di là della retorica, la Meloni e il suo partito hanno notevolmente mutato la loro postura sovranista riguardo all’UE. Il bilancio fin qui è tra continuità e discontinuità rispetto al governo Draghi. Nel frattempo, le alleanze nel Parlamento europeo profilano un ruolo cruciale degli esponenti di Fratelli d’Italia.

Il non detto dell’agenda sociale del governo

Salario minimo e reddito di cittadinanza sono per la destra strumenti dannosi per il mercato del lavoro: furore ideologico funzionale a congelare lo svantaggio sociale. La disoccupazione dipende dalle esose pretese di chi non è disposto ad abbassarsi il salario: la storia ha già sconfessato questo postulato dell’economia neoclassica.

La stravagante politica energetica ed ambientale del governo

La politica del Governo contribuisce a vanificare le misure contro il riscaldamento globale e accentua il ritardo del nostro paese in alcune tecnologie vitali. Siamo sempre più un paese esportatore di semilavorati prodotti da manodopera a basso costo, condannato al declino tecnologico

Stato autonomista, Maastricht, regionalismo differenziato

Le autonomie territoriali, specie dopo l’introduzione del principio del pareggio di bilancio in Costituzione, risultano sempre più funzionalizzate all’indirizzo politico nazionale negoziato con le istituzioni di Bruxelles. Il regionalismo differenziato è davvero una risposta a questa deriva?

Attualità e problematicità della teologia politica

Per Preterossi la secolarizzazione non può essere priva di un “resto”. Tuttavia, questo “resto” non può essere di natura religiosa, nemmeno secondo la prospettiva habermasiana di cercare un’eredità etico-normativa delle religioni universalistiche. Un quasi ossimoro osserva Marco Cangiotti, in “convergente disaccordo” con l’autore di Teologia politica e diritto.