Al centro del libro la «tavola di valori supremi» che per decenni come Costituzione, Carta Fondamentale, ha alimentato la vita della Repubblica, fungendo da stella polare, bussola della vita di partiti e soggetti sociali e politici: orizzonte insomma di un cambiamento possibile ed auspicabile.
La cesura della Costituente
Al suo centro, innanzitutto, la rottura impressa dalla Costituente, originata dalla Resistenza e dall’antifascismo, a quell’universo del formalismo giuridico che, in nome di una pretesa neutralità del diritto, aveva alimentato le varie declinazioni del liberalesimo, fino alla legittimazione dello Stato totalitario. Di qui, il ruolo assolutamente centrale assegnato allo Stato, alla rete complessiva delle istituzioni, come attori di una trasformazione tesa a rimodellare il complesso dei rapporti economici, sociali e politici per rimuovere gli «ostacoli» che «impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».
Il “miracolo italiano” e il sessantotto
Assai puntuale nel breve ma documentatissimo saggio la ricostruzione degli anni d’oro del «miracolo italiano» e del ruolo allora giocato da partiti e movimenti di massa, soprattutto nella riconversione della possente macchina dell’intervento pubblico in economia ereditato dal fascismo. Essa venne rimodellata infine, sotto l’urto anche di opposti e contrapposti sistemi e universi valoriali, come rete di un capitalismo keynesiano divenuto possente servosterzo di una larghissima, sia pur tardiva, «americanizzazione» di consumi e culture. Di fatto, fu questa la seconda gamba che, assieme alla inarrestabile scelta per la Comunità Economica Europa e alla sua sapiente comunitarizzazione degli scambi, portò ad una epocale modernizzazione del paese, culla di quella straordinaria mobilitazione sociale e politica chiamata «Sessantotto». Anche questa svolta, assieme ai frutti di quell’irripetibile stagione di mobilitazione politica e riformismo istituzionale, viene accuratamente dissezionata. Seguono gli anni della svolta: collasso del sistema di Bretton Woods, crisi petrolifera e climatica, avvento della lunga stagione neoliberista.