web magazine di
cultura politica e costituzionale

IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

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IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Numero 18 – Febbraio 2024

Guerra al lavoro

Morti di fame. Espressione spregiativa con la quale vengono identificati da sempre accattoni, barboni, mendicanti, miserabili, pezzenti, poveracci, spiantati, straccioni. Per i media fa più audience occuparsi dei morti di lavoro (se ne occupa specificatamente in questo numero il giuslavorista Paolo Pascucci). Per qualche ora, s’intende. La notizia non fa più notizia. Tanto si trova sempre qualche sociologo che si diletta con le favole.

Il Sud Africa e il dovere di prevenire il genocidio

Se le parole hanno un senso, gli stati non sono i governi e le nazioni non sono gli stati. Le accuse del Sud Africa al governo israeliano non sono un atto contro gli ebrei o contro lo stato di Israele, che non sono la stessa cosa. La richiesta del Sud Africa alla Corte internazionale di giustizia di adottare misure cautelari nei confronti di Israele affinché non attui un genocidio a Gaza è stata accolta favorevolmente dalla Corte stessa.

L’Euro, il Lavoro, la Sinistra

L’euro è stato lo strumento per contenere le richieste sindacali e attrarre capitali per il finanziamento del commercio estero. Perché la sinistra ha aderito in modo acritico a una scelta che indeboliva la sua base sociale? L’odierna illusione che sia sufficiente una vera unione fiscale.

La materialità dei diritti sul banco del Jobs Act

Il Jobs Act ha segnato l’apice della contro-rivoluzione del diritto del lavoro in Italia. Sentenza dopo sentenza, giudici e Corte costituzionale ne hanno corretto le derive più neoliberali, senza poterne mutare l’anima.

Fine del lavoro, lavoro senza fine

La guerra ai lavoratori da parte del capitalismo neoliberale è di lunga data. Una guerra ideologica e materiale. Il capitalismo bellico ne è oggi la continuazione, con altri mezzi. L’antidoto: riabilitare la metafisica costituzionale, politica e antropologica del lavoro.

Morti di lavoro

Andare alle radici del progressivo indebolimento della posizione contrattuale dei lavoratori. La bussola è la Carta costituzionale. L’attività produttiva deve essere salubre e sicura fin dal suo concepimento. I morti di Firenze, sempre più al “ribasso”.

Guerra al lavoro, uberizzazione

L’innovazione, la globalizzazione, l’intelligenza artificiale favoriscono una minoranza di privilegiati e una degradazione della condizione dei lavoratori. Che non possono contare che su sé stessi in caso di infortunio, malattia, gravidanza; niente sanità, niente pensione, ma solo una feroce concorrenza.

La favola della “società signorile di massa”

La nostra non è una società «signorile di massa», come postula Luca Ricolfi, ma soffre di quegli stessi mali che si ripropongono come terapia. Rispecchia la forma neoliberale che il capitalismo si è dato a partire dagli ultimi decenni del ventesimo secolo.

Il lavoro decostituzionalizzato

ll passaggio dalla costituzione economica dello Stato sociale alla costituzione economica neoliberale segna la fine del circolo virtuoso keynesiano come paradigma di integrazione. Il nuovo paradigma neoliberista si fonda sulla ontologica esclusione del conflitto sociale.

Studiare il lavoro, oggi

Il progetto della Camera del lavoro di Milano prevede corsi di formazione, presentazioni di libri, incontri aperti al mondo della cultura. Per porre un argine all’egemonia della cultura neoliberista e ricostruire una soggettività autonoma, libera, solidale.

Forza lavoro. Il lato oscuro della rivoluzione digitale

Secondo la vulgata corrente l’automazione cancellerà il lavoro. In realtà, secondo Roberto Ciccarelli, si lavora sempre di più e peggio. Ciò che viene reso invisibile e marginalizzato è la facoltà più importante della vita, il cuore stesso dell’algoritmo: la forza lavoro. Il compito più urgente è metterne in luce la potenza.

Civiltà planetaria o trionfo di una potenza disumana?

Secondo lo storico del diritto Aldo Schiavone, il nuovo capitale sarebbe riuscito a mutare la natura del suo storico antagonista, annullando la capacità egualitaria e socializzante del lavoro. Le vite che non accrescono la potenza tecnica sarebbero prive di valore.

Finanzcapitalismo ed estrazione di valore dal lavoro

Secondo Luciano Gallino, il valore estratto dal lavoro dipende da varie condizioni: pagarlo il meno possibile; impiegarne la quantità minima; minimizzare imposte e contributi. L’interconnessione 7gx24h è un prolungamento a oltranza dell’estrazione di valore da esseri umani.

Ghetto Italia

E mi domando come siamo, noi, se mangiando un mandarino a tavola, d’inverno, non sentiamo il sapore amaro della prigionia. Un reportage sulla condizione dei lavoratori agricoli in Italia

Il mio amico Paolo Volponi

Il tema del lavoro, dei suoi conflitti, sono stati lo sfondo della sua narrazione letteraria, incentrati su una fabbrica votata ormai più alla finanza, che alla sua missione storica. Mi diceva di un capitalismo vorace, che mangia troppo, troppo ingordo, molto più di quello che riesce a digerire.

Volponov a Urbino, così lo ricordo

Emanava un’aria energica e visionaria. Una faccia “giottesca” che Pasolini inquadrerà nella figura del giovane prete confessore di Anna Magnani in “Mamma Roma”. Nella casa concessami da sor Paolo in comodato d’uso gratuito ho trascorso la mia “migliore gioventù”.

Volponi e Pasolini, Romanzo occidentale

In “Romanzo occidentale” (Mimesis, 2024) Antonio De Simone espone una galleria d’autori in cui Paolo Volponi, l’Urbinate, di cui ricorre il centenario della nascita, è riletto nella politicità del fatto letterario. A partire dall’amico e maestro Pasolini.

Scuola di educazione alla politica, il seminario inaugurale

Pubblichiamo il video del seminario “Lo Stato della Costituzione” tenuto ad Urbino il 28 febbraio. Relazioni di Andrea Guazzarotti, Massimo Luciani, Geminello Preterossi, Luigi Alfieri. Il prossimo appuntamento il 15-16 marzo, “Guerra contro le donne” con Anna Finocchiaro, Manolo Farci, Barbara Pezzini, Debora Brizzi, Raffaella Sarti.