web magazine di
cultura politica e costituzionale

IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

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IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Numero 3 – Giugno 2022

GUERRA (in)FAME

Questa è una “guerra infame”, per diverse ragioni. I media ci hanno mostrato quelle più tragiche (i morti e le violenze sui civili) e alcuni, troppi, ne hanno voluto subito distillare una morale (il bene delle democrazie contro il male delle autocrazie di cui parla La lama di Michele Prospero). Fuoricollana, in questo numero tre, indaga le retrovie della prima linea dell’indignazione collettiva, per illuminare le crepe in cui si radicano i mali accresciuti dalla guerra, quelle più profonde e antiche del regime putiniano.

L’abbaglio della guerra etico-democratica

Una guerra che ha avuto una copertura mediatica mai vista, con scene di morte e distruzione mandate in onda minuto per minuto, non produce nelle reazioni del pubblico l’automatismo sperato dai registi dell’indignazione.

Tempesta perfetta o caos sistemico?

Cambiamento climatico, fame e carestie, conflitti armati, iniquità globali. Ma l’imperativo non può essere combattere i sintomi, bensì le cause attraverso una nuova forma di egemonia multilaterale e cooperativa.

L’Africa, lontana e vicina

Carestia, grano come “arma di guerra”, concorrenza al ribasso tra indigeni e stranieri. L’esodo verso l’Europa è destinato a crescere, quale che sia l’esito del conflitto in corso

Solo un “pacifismo debole” ci può salvare

La pace internazionale dipende dalla capacità dell’Europa di svolgere una funzione di equilibrio strategico e un ruolo autonomo nel Medio Oriente e nell’oriente asiatico.

Guerra e sostenibilità alimentare globale

La fame non è una calamità naturale, ma la conseguenza dell’ascesa di un paradigma produttivistico applicato all’agricoltura che ha generato malnutrizione, molteplici esternalità negative, amplificate dal cambiamento climatico

La Russia affama il mondo?

La Russia affama il mondo è’ il grido di battaglia di Ursula von der Leyen. C’è ora un concreto rischio di fame e di carestia, dicono a Bruxelles. E prima non c’era?

Morire in vita

In guerra si tratta di uccidere, le parole più oneste mai dette sul ‘tema’. C’è qualcosa di più orribile? Sì, morire di fame. A causa della guerra, ma non solo. La fame attanagliava già prima tanti Paesi nella fascia nordafricana e in Asia.

L’infamia più grande

La catastrofe nucleare è il grande rimosso del nostro tempo. La più grande infamia – la distruzione della specie umana – resta, nel dibattito politico, in-fame, senza una parola che la tramandi. Innominata e innominabile.

Solo i cretini non temono la morte di Bernardo Atxaga

Non riconoscere la morte nella sua realtà è la peggiore delle propagande, dice Bernardo Atxaga, il più importante scrittore basco vivente, nell’intervista tradotta e introdotta da Fabio Frosini

India, con la guerra più fame

La crescita dei prezzi di molti alimenti di prima necessità si abbatte pesantemente sulla “povera gente”. Gli effetti della guerra aggravano la condizione di precarietà prodotta dalle ricette neoliberiste della destra indù. Con la pubblicazione di questo articolo inizia la collaborazione con “Volere la luna” da cui è tratto.

Metropolis more di Antonella di Girolamo

Correva l’anno 1990, quando Antonella esponeva all’associazione Rive Gauche di Roma alcune delle foto che oggi pubblichiamo nella Sezione fuoridinoi. Immagini probabili per una fine incerta