IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Numero 15 – Ottobre 2023

Africa/Afriche

Il numero quindici di fuoricollana è dedicato all’Africa, il continente in cui si gioca anche il nostro futuro. Prima di tutto, per la dinamica demografica. Secondo le stime delle Nazioni Unite, nel 2050 l’Africa raddoppierà i suoi abitanti, raggiungendo la cifra di 2,5 miliardi, mentre il “vecchio” continente si attesterà intorno ai 550 milioni di abitanti. Un abitante su quattro del pianeta sarà africano.

Gaza 7 ottobre. Mezze verità, menzogne infinite

Ha scritto Roberta De Monticelli – nella conclusione di un suo bell’articolo ospitato qualche giorno fa su Il Manifesto (L’orrore di Gaza e l’altra faccia della verità) – che un giorno, su un muro vicino a Betlemme, ha visto scritte parole che non ha più dimenticato: “Una mezza verità è la più vile di tutte le menzogne”. Il 7 ottobre 2023 e quello che sta accadendo oltre quel giorno esigono un ulteriore tragico aggiornamento del toccante e profondo grido di dolore probabilmente scolpito in un muro vicino a Betlemme da una madre, palestinese o israeliana non fa differenza: mezze verità menzogne infinite.

L’Europa di fronte alle sue Afriche

Parlare di Africa ed Europa senza parlare di migrazioni è impossibile, perché la mobilità delle persone si intreccia con le diseguaglianze economiche, le guerre, l’ambiente e il controllo sulle materie prime, il principale strumento con il quale si perpetua il controllo autoritario dello stato in Africa.

UE ed Africa: dal colonialismo al boomerang della sicurezza

La Comunità europea contiene i semi del neo-colonialismo. L’Ue ha esteso il paradigma neoliberale al continente africano, condizionando i finanziamenti a riforme strutturali e rispetto dei diritti umani: quegli stessi diritti sacrificati sull’altare dell’esternalizzazione delle politiche migratorie.

I BRICS, la grande convergenza e “noi” europei

La globalizzazione neoliberista, dopo avere rafforzato il dominio planetario dei paesi occidentali, è divenuta la chiave di volta per una “grande convergenza” dei paesi in via di sviluppo. L’Unione europea dovrebbe ergersi a mediatrice tra le ragioni dell’occidente e quelle dei Brics. Irresponsabilmente non lo fa.

Sei luoghi comuni sull’Africa

L’Africa, un continente senza storia, eternamente stagnante, indifferenziato al suo interno e i cui abitanti hanno come unico scopo la fuga verso l’Europa. Luoghi comuni che alimentano il pregiudizio eurocentrico e ostacolano ogni cooperazione.

“Piano Mattei” e neocolonialismo

Il libro di Gustavo Gozzi, “Eredità coloniale e costruzione dell’Europa”, uno strumento prezioso per ricostruire la trama e l’ordito con i quali sono state intrecciate le politiche occidentali verso l’Africa. La stessa trama e lo stesso ordito che sottostanno al “Piano Mattei”.

Golpe in Niger, il sociale prima della geopolitica

Il colpo di stato in Niger è l’ultimo di una serie di putsch che investono il Sahel, martoriato da guerre e povertà indotte da decenni di sfruttamento e di regimi autoritari. Le élite militari hanno colto l’occasione per prendere il potere, usando la retorica spuria dell’antioccidentalismo.

Una critica di civiltà contro le catastrofi

Post-crescita, reddito di base, scuola pubblica. I vertici di un triangolo entro cui costruire forme di vita più alte e più civili, unendo i fili delle trasformazioni più recenti e delle nostre intuizioni morali più profonde. Il 7 ottobre saremo in piazza per far vivere la Costituzione, con tutta la radicalità che serve.

Indifferenza alla guerra, riabilitare il “sacro”

Pubblichiamo il testo della lezione svolta lo scorso 8 settembre alla Scuola di formazione politica, promossa da “Patria e costituzione”, “La Fionda” e “fuoricollana” dedicata al tema l’Europa e la guerra”. Un’attualizzazione del saggio L’Orologio della guerra. Chi ha spento la luce della pace.