IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

La posta in gioco

Il vincolo esterno e il mito delle occasioni mancate

Le carenze della struttura produttiva italiana non possono essere risolte agendo con il solo vincolo esterno. L’esaltazione retorica delle sue virtù serve a rimuovere scomode verità, ieri come oggi.

Tempesta perfetta o caos sistemico?

Cambiamento climatico, fame e carestie, conflitti armati, iniquità globali. Ma l’imperativo non può essere combattere i sintomi, bensì le cause attraverso una nuova forma di egemonia multilaterale e cooperativa.

L’Africa, lontana e vicina

Carestia, grano come “arma di guerra”, concorrenza al ribasso tra indigeni e stranieri. L’esodo verso l’Europa è destinato a crescere, quale che sia l’esito del conflitto in corso

Solo un “pacifismo debole” ci può salvare

La pace internazionale dipende dalla capacità dell’Europa di svolgere una funzione di equilibrio strategico e un ruolo autonomo nel Medio Oriente e nell’oriente asiatico.

La proposta. Una conferenza internazionale per una soluzione di pace

Se prevarrà un’asse occidente contrapposto a quello orientale, l’interesse europeo sarà schiacciato. Un mondo multipolare esige che sia data voce a quella politica e a quel diritto che, dopo la Seconda guerra mondiale, ci hanno indicato la via della Giustizia tra le Nazioni

Lo sguardo di Putin

Nel mirino l’accerchiamento calamitoso dell’Occidente: «Il collasso dell’Unione Sovietica è stato il maggiore disastro geopolitico del XX secolo». Ma «abbiamo saputo risollevarci», individuando nuovi vettori di sviluppo nella salvaguardia dei valori autenticamente russi».

Eccezionalismo russo e putinismo

Interroghiamo davvero questa guerra per capire come sarà il futuro dell’Europa, se e quando verrà rimossa, come sembra negli obiettivi di una parte dell’establishment americano, l’”eccezione russa”.

Guerra metafisica alla libertà o conflitto tra potenze?

Il confronto non è fra tirannide e libertà né fra autocrazia e società aperta, ma fra il regime di Mosca, inedita combinazione di bonapartismo orientale, modernizzazione illiberale e neoconservatorismo, e quello di Kiev, in bilico fra democratura oligarchica e populismo mediatico.

Il ritorno del nemico

E così, è scoppiata la quarta guerra mondiale. Dico quarta perché la terza guerra mondiale c’è già stata. È quella che chiamiamo “guerra fredda”.