IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

A che punto è la notte

Giovedì 23 marzo alla Fondazione Basso, a partire dalle ore 17, l’attesa presentazione del denso libro di Isidoro Davide Mortellaro “A che punto è la notte? La vita e i tempi del terzo millennio” (Molfetta, edizione la meridiana, 2002). Pubblichiamo alcuni cruciali e attualissimi stralci della parte centrale del volume. L’Occidente, l’Europa, Putin. Pagine da leggere tutte d’un fiato.

[a questo link si potrà assistere in diretta alla presentazione del libro https://www.facebook.com/CRiformaStato]

A che punto è la notte? (…) Molto dipende dall’Europa, E non tanto per quanto pesa sulla scena globale. Meno di ieri, meno che nel secolo scorso, il 900. Ma ancor meno peserà domani: straordinario già s’annuncia il peso dell’altra parte del mondo, dell’Asia, di produzioni, mercati e soprattutto donne e uomini. È importante piuttosto quello che si riuscirà a fare per modificare volto e postura dell’Occidente. E qui l’Europa conta.

Europa, orfana della pace

Finora gli Europei hanno fatto poco e male. Soprattutto a sinistra. La Carta dei diritti varata a Cannes all’indomani della guerra in Kosovo dimentica e orfana della pace, è prova evidente della minorità dell’Europa e di una conversione o mutazione occidentalista di grandissima parte della sinistra europea difficili da rimontare. Anche nei momenti in cui si è riaperta una discussione sul futuro del Vecchio Continente e sulla necessità di munirlo di una Costituzione.

La collocazione europea nel mondo, però, non si decide tutta nella distanza o nella forma del rapporto con gli USA. Perché non ricordare che alle radici della Nato – di quella che gli storici più avvertiti hanno chiamato la grande rivoluzione degli USA, convinti finalmente ad uscire dal loro guscio – ci fu anche la pressante richiesta rivolta dagli Europei, desiderosi di ripararsi allora sotto l’ombrello atomico USA rispetto al troppo pesante vicino sovietico? Il patto della Nato fu scritto ricalcando il patto di Bruxelles già stipulato tra molti dei paesi europei occidentali.

Quelle radici e quei problemi vanno ricordati oggi che in Europa e sull’Europa si accende uno scontro inedito. Così come va ricordato che a sinistra, per ciò che riguarda le culture ancor oggi prevalenti in tutta la sinistra europea e non solo italiana, di Europa e europeismo, nonostante apparenze e chiacchiericci, si è masticato molto poco: il che non è affatto estraneo agli sconquassi provocati dalle epocali, acritiche conversioni a quella forma specifica di europeismo marchiato col bollo di Maastricht e a spiccata caratura neoliberista.

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