Il seminario “L’uso alternativo del diritto. Il convegno catanese cinquant’anni dopo”, organizzato da Gaetano Azzariti, Alessandra Di Martino e Alessandro Somma, si propone di indagare l’eredità delle teorie critiche e delle prassi del diritto che furono oggetto di un celebre convegno tenutosi a Catania nel maggio del 1972, dedicato appunto all'”uso alternativo del diritto”. Il seminario si articola in quattro incontri, tra loro distinti ma collegati, il primo dei quali si è svolto il 16 dicembre 2022 nel cinquantenario del convegno. Gli studi sul tema sono stati finora relativamente pochi: accanto agli atti del convegno, pubblicati nel 1973 a cura di Pietro Barcellona, si segnalano alcuni singoli saggi. Più recentemente, un bilancio di quella esperienza interpretativa è stato tracciato in un volume di Marco Cossutta. Al centro della proposta sull'”uso alternativo del diritto” vi era una lettura del diritto attraverso l’analisi marxista, concentrata intorno ad alcuni temi chiave: una critica delle separazioni costitutive dello stato di diritto e dell’apparente neutralità e imparzialità dei giuristi, una difficoltà di questi ultimi a esercitare la loro tradizionale funzione di mediazione in presenza di conflitti e mutamenti profondi degli assetti sociali e istituzionali, una messa a fuoco delle contraddizioni a livello economico e politico, una problematizzazione del rapporto tra diritto e politica. I quattro incontri del seminario analizzeranno le problematiche dell'”uso alternativo del diritto” e dell’autocomprensione del giurista da prospettive diverse: comparatistica e internazionalistica; costituzionalistica e filosofica; privatistica e commerciale; relativa alla cultura giuridica e alla prassi giudiziaria. Essi ricostruiranno il contesto di quel convegno, anche attraverso testimoni diretti (professori o magistrati che vi parteciparono), e ne metteranno a fuoco il lascito critico e gli aspetti controversi.
A questo link trovate la registrazione audio del primo seminario.