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cultura politica e costituzionale

IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

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IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

fuoricollana

Guerra aperta, la congiura dei colpevoli

Ha scritto Alberto Negri che la tigre della guerra è uscita dalla gabbia. Condividiamo e pubblichiamo i principali passaggi di un suo articolo pubblicato oggi su “Il Manifesto”, con la promessa ai di dedicare presto un numero di fuoricollana alla “congiura dei colpevoli” che si sta consumando per l’ennesima volta davanti ai nostri occhi. Con buona pace dell’irreale de-escalation da tanti in queste ore declamata.

Meno Europa?

Pubblichiamo la registrazione realizzata da Ottosofia della presentazione del libro “Serve meno Europa? Domande radicali sull’Unione europea” (Rogas, 2025) con la partecipazione degli autori Andrea Guazzarotti e del curatore Stefano D’Andrea.

La visione capovolta di Trump sulla storia dei dazi

Secondo Michael Hudson, Trump si propone la riduzione delle imposte sul reddito dei più ricchi, sostituendole con i dazi come principale fonte di entrate governative. Ignorate sono le vere cause della deindustrializzazione americana, mentre emerge un nuovo ordine economico internazionale de-dollarizzato.

Tecnofeudalesimo. Cosa ha ucciso il capitalismo?

Nel suo ultimo libro Yanis Varoufakis disegna i confini del mutato orizzonte del capitalismo cloud delle piattaforme, sottolineandone i pericoli, ma anche suggerendo possibili rimedi per cercare di ritrovare la nostra libertà.

Trump-muskismo?

Una continuazione del neoliberismo con altri mezzi. È questa la perspicua rappresentazione che ne dà Laura Pennacchi nel suo ultimo libro “Nonostante Hobbes. Lavoro, antropologia, democrazia” (Castelvecchi, 2025). Ne pubblichiamo, con l’autorizzazione dell’autrice, alcuni stralci.

Il conservatorismo è l’altra faccia della globalizzazione

Per Marco D’Eramo, tanto più il mercato e la concorrenza sono amorali e asociali tanto più è necessario un collante extra economico. Il cosmopolitismo globalista ha bisogno del localismo territoriale; i movimenti identitari sono solo l’altra faccia della globalizzazione, l’uno non può andare senza l’altro.

Convegno su Mao Zedong, Urbino, 14-15 maggio

Pubblichiamo la registrazione dei lavori del convegno internazionale “Mao Zedong’s Political Thought and his Legacy in the 21st Century” che si è svolto all’Università di Urbino Carlo Bo, dal 14 al 15 maggio 2025.

Il disorientamento dell’insegnamento

Sempre meno attento ai suoi veri scopi, orfano di una «cultura dell’universale», l’insegnamento perde terreno rispetto ad altri mezzi che forniscono informazioni più rapidamente. Ma, come ricorda Alain Badiou, «il cellulare sa tutto, e quindi non conosce niente».

La testa ben fatta di Morin

La finalità dell’insegnamento è quella di far apprendere i principi generali che consentono di collegare i saperi e dargli senso. Nella lezione di Edgard Morin, la scuola deve, insomma, formare dei cittadini capaci allo stesso tempo di autonomia individuale e di integrazione sociale.

Perché studiare il latino e il greco?

Per Gramsci lo studio del latino e del greco non ha qualità taumaturgiche intrinseche. Le se impara per conoscere la civiltà dei due popoli. Si può sostituire il latino e il greco, disponendo la nuova materia in modo da ottenere risultati equivalenti di educazione generale dell’uomo.

Laudato Si’

Il degrado ambientale e il degrado umano sono intimamente connessi. I poteri economici continuano a giustificare l’attuale sistema mondiale di speculazione e di rendita finanziaria che genera effetti distruttivi sull’uomo e l’ambiente.

Europa. Morire per rinascere

“Morire per risorgere”. Al contrario, Von der Leyen pretende di “rinascere” – via (forse) guerra commerciale agli Usa – senza prima “morire”. L’Unione sta facendo ciò che sa fare meglio, fuggire in avanti con operazioni di marketing. A partire dal ReArm Europe.

L’ideologia della guerra, 1914 e oggi

I grandi intellettuali tedeschi, da Weber a Mann, da Spengler a Heidegger, interpretano la Prima guerra mondiale come uno scontro tra contrapposti ideali e visioni del mondo, una guerra di civiltà. Il libro di Domenico Losurdo fa emergere inquietanti paralleli con il presente.

L’Europa, cultura e barbarie

Se l’Europa occidentale è stata il focolaio della dominazione barbara sul mondo, essa è stata anche il focolaio delle idee emancipatrici, come quelle dei diritti dell’uomo e della cittadinanza, grazie allo sviluppo dell’umanesimo. La lezione di Edgar Morin.

L’antieuropeismo americano, secondo Caracciolo

Le radici dell’antieuropeismo americano e dell’europeismo antieuropeo ne “La fine della pace”. La sacralizzazione di un’Europa utopica quale controcanto d’accompagnamento dell’egemonia americana sul Vecchio continente.

In divergente accordo con Lucio Caraccolo

L’oblio dell’Olocausto, del colonialismo, della società giusta e ora anche quello della pace. L’incipit della relazione di Antonio Cantaro su Le politiche della memoria delle istituzioni dell’Unione tenuta il 12 marzo al convegno su “L’Europa in transizione”.

Il declino del modello tedesco e il Rapporto Draghi

Secondo D’Angelillo e Paggi, senza un’analisi critica delle politiche Ue, le proposte del rapporto Draghi rischiano di diventare pura demagogia intellettuale e politica. Le vie dello sviluppo passano necessariamente per la pace, la cooperazione e un nuovo potere contrattuale del lavoro

Vladimiro Giacché ‘legge’ Sahra Wagenknecht

Istruzioni per l’uso per ragionare sulle ragioni dell’affermazione delle destre in Occidente e in Germania. Il rappresentante della sinistra alla moda non desidera essere definito socialista, neppure nell’accezione socialdemocratica. Si considera cittadino del mondo senza troppi legami con il proprio paese.

Ascesa e declino dell’ordine neoliberale

Il lavoro di Gary Gerstle è un epitaffio sull’ordine che fu, sui due ordini politici vigenti in America nel ‘900: New Deal e ordine neoliberale. Ne abbiamo tratto più lezioni d’autore. Pubblichiamo, preceduta da una introduzione, la prima sui tratti fondamentali dell’ordine del New Deal. Nei prossimi numeri le altre.

Il Capitale di Marx, il “tedesco”. Ad Urbino

Il filosofo Roberto Fineschi ha curato la nuova edizione del Libro I. Pubblichiamo la registrazione della presentazione all’Università di Urbino a cui hanno partecipato Stefano Azzarà, Antonio Cantaro, Fabio Frosini, Sergio Domenico Scalzo, Venanzio Raspa, Federico Losurdo, Emiliano Alessandroni, Antonio De Simone.

Deoccidentalizzazione, Dottrina Monroe 4.0

In questo numero ci sforziamo di rovesciare il punto di osservazione: anziché guardare prioritariamente all’Occidente, alla sua pericolosa crisi di egemonia, proviamo a pensare prima di tutto al «the Rest», alla sua vitalità economica e alla sua crescita tecnologica. Per capire, in primo luogo, se da quella parte venga davvero solo una minaccia, ovvero se nella sfida per il riequilibrio dei rapporti di forza globali non ci sia anche un’opportunità.

L’intervista. Da Stalin a Putin

Parla l’ex diplomatico russo Fédorovski, l’Europa ha venduto la propria anima ed è diventata vassalla degli Stati Uniti. I russi credono ormai che il continente del futuro sia l’Asia e ritengono che il loro avvenire sia legato ai BRICS. Intervista rilasciata al LAB Politiche e Culture.

Dopo il secolo globale

La coerenza del mondo bipolare ha lasciato il posto a un sistema internazionale nel quale le diverse aree, sebbene in contatto grazie alla globalizzazione, abbracciano interessi, conflitti e linguaggi sempre più diversi. Alessandro Colombo delinea quattro scenari possibili.

Le dieci sorprese della guerra ucraina

Per Emmanuel Todd, la sconfitta dell’Occidente non è solo l’effetto della sconfitta militare nella guerra per procura in Ucraina, ma più a fondo, del declino demografico, economico e morale delle società occidentali, in preda al nichilismo.

Le condizioni economiche per la pace

Presentiamo la versione italiana, già pubblicata da Il Sole 24 Ore, di un appello promosso dagli economisti Emiliano Brancaccio e Robert Skidelsky che ha il pregio di gettare luce sulle cause economiche della guerra.

Igiene del pensiero

Se la guerra è politica, nella politica non c’è argine alla guerra. E le guerre permanenti dei nostri giorni sono guerre antipolitiche. Ma a che serve separare concettualmente politica e guerra? In termini pratici, a nulla: questo non porrà termine alla guerra. Serve però a un’igiene del pensiero, a non scambiare il disordine con l’ordine, l’abnorme con il normale, la morte con la vita

Il sogno delle macchine di Günther Anders

Pubblichiamo la traduzione di un inedito di Günther Anders, tratto da “Le rêve des machines” (Éditions Allia, Parigi, 2022). Nel volume sono riportate due lettere che l’autore indirizzò a suo tempo a Gary Powers, il pilota dell’aereo spia statunitense U-2 abbattuto in Unione Sovietica nel 1960.

La mutazione nichilista dell’Occidente

L’individuo, sostiene Emmanuel Todd nel suo La sconfitta dell’Occidente (2024), può essere grande solamente all’interno di e attraverso una comunità. Il nichilismo, l’idolatria del nulla, è onnipresente in Occidente, nei suoi sistemi antropologici di tipo nucleare individualista. L’America ne è, al tempo stesso, il motore e la più grande vittima.

La Destra avanza

La destra avanza. In Europa, certo. Ma non solo. Le prossime elezioni presidenziali e politiche negli Usa saranno un altro test importante, da cui potrebbe derivare un’ulteriore spinta in avanti per la composita area della destra internazionale. Ma di quale destra stiamo parlando?

La destra al potere di Carlo Galli

L’ascesa delle destre al governo è un fenomeno correlato alla crisi della democrazia. Per prenderla sul serio bisogna uscire dalla contrapposizione settaria e dalla personalizzazione degradante. È questo l’intento del libro di Carlo Galli di cui pubblichiamo la presentazione svoltasi a Napoli.