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cultura politica e costituzionale

IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

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IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

fuoricollana

Il Capitale di Marx, il “tedesco”. Ad Urbino

Il filosofo Roberto Fineschi ha curato la nuova edizione del Libro I. Pubblichiamo la registrazione della presentazione all’Università di Urbino a cui hanno partecipato Stefano Azzarà, Antonio Cantaro, Fabio Frosini, Sergio Domenico Scalzo, Venanzio Raspa, Federico Losurdo, Emiliano Alessandroni, Antonio De Simone.

Il declino del modello tedesco e il Rapporto Draghi

Secondo D’Angelillo e Paggi, senza un’analisi critica delle politiche Ue, le proposte del rapporto Draghi rischiano di diventare pura demagogia intellettuale e politica. Le vie dello sviluppo passano necessariamente per la pace, la cooperazione e un nuovo potere contrattuale del lavoro

Vladimiro Giacché ‘legge’ Sahra Wagenknecht

Istruzioni per l’uso per ragionare sulle ragioni dell’affermazione delle destre in Occidente e in Germania. Il rappresentante della sinistra alla moda non desidera essere definito socialista, neppure nell’accezione socialdemocratica. Si considera cittadino del mondo senza troppi legami con il proprio paese.

Ascesa e declino dell’ordine neoliberale

Il lavoro di Gary Gerstle è un epitaffio sull’ordine che fu, sui due ordini politici vigenti in America nel ‘900: New Deal e ordine neoliberale. Ne abbiamo tratto più lezioni d’autore. Pubblichiamo, preceduta da una introduzione, la prima sui tratti fondamentali dell’ordine del New Deal. Nei prossimi numeri le altre.

Deoccidentalizzazione, Dottrina Monroe 4.0

In questo numero ci sforziamo di rovesciare il punto di osservazione: anziché guardare prioritariamente all’Occidente, alla sua pericolosa crisi di egemonia, proviamo a pensare prima di tutto al «the Rest», alla sua vitalità economica e alla sua crescita tecnologica. Per capire, in primo luogo, se da quella parte venga davvero solo una minaccia, ovvero se nella sfida per il riequilibrio dei rapporti di forza globali non ci sia anche un’opportunità.

L’intervista. Da Stalin a Putin

Parla l’ex diplomatico russo Fédorovski, l’Europa ha venduto la propria anima ed è diventata vassalla degli Stati Uniti. I russi credono ormai che il continente del futuro sia l’Asia e ritengono che il loro avvenire sia legato ai BRICS. Intervista rilasciata al LAB Politiche e Culture.

Il conservatorismo è l’altra faccia della globalizzazione

Per Marco D’Eramo, tanto più il mercato e la concorrenza sono amorali e asociali tanto più è necessario un collante extra economico. Il cosmopolitismo globalista ha bisogno del localismo territoriale; i movimenti identitari sono solo l’altra faccia della globalizzazione, l’uno non può andare senza l’altro.

Dopo il secolo globale

La coerenza del mondo bipolare ha lasciato il posto a un sistema internazionale nel quale le diverse aree, sebbene in contatto grazie alla globalizzazione, abbracciano interessi, conflitti e linguaggi sempre più diversi. Alessandro Colombo delinea quattro scenari possibili.

Le dieci sorprese della guerra ucraina

Per Emmanuel Todd, la sconfitta dell’Occidente non è solo l’effetto della sconfitta militare nella guerra per procura in Ucraina, ma più a fondo, del declino demografico, economico e morale delle società occidentali, in preda al nichilismo.

Le condizioni economiche per la pace

Presentiamo la versione italiana, già pubblicata da Il Sole 24 Ore, di un appello promosso dagli economisti Emiliano Brancaccio e Robert Skidelsky che ha il pregio di gettare luce sulle cause economiche della guerra.

Igiene del pensiero

Se la guerra è politica, nella politica non c’è argine alla guerra. E le guerre permanenti dei nostri giorni sono guerre antipolitiche. Ma a che serve separare concettualmente politica e guerra? In termini pratici, a nulla: questo non porrà termine alla guerra. Serve però a un’igiene del pensiero, a non scambiare il disordine con l’ordine, l’abnorme con il normale, la morte con la vita

Il sogno delle macchine di Günther Anders

Pubblichiamo la traduzione di un inedito di Günther Anders, tratto da “Le rêve des machines” (Éditions Allia, Parigi, 2022). Nel volume sono riportate due lettere che l’autore indirizzò a suo tempo a Gary Powers, il pilota dell’aereo spia statunitense U-2 abbattuto in Unione Sovietica nel 1960.

La mutazione nichilista dell’Occidente

L’individuo, sostiene Emmanuel Todd nel suo La sconfitta dell’Occidente (2024), può essere grande solamente all’interno di e attraverso una comunità. Il nichilismo, l’idolatria del nulla, è onnipresente in Occidente, nei suoi sistemi antropologici di tipo nucleare individualista. L’America ne è, al tempo stesso, il motore e la più grande vittima.

La Destra avanza

La destra avanza. In Europa, certo. Ma non solo. Le prossime elezioni presidenziali e politiche negli Usa saranno un altro test importante, da cui potrebbe derivare un’ulteriore spinta in avanti per la composita area della destra internazionale. Ma di quale destra stiamo parlando?

La destra al potere di Carlo Galli

L’ascesa delle destre al governo è un fenomeno correlato alla crisi della democrazia. Per prenderla sul serio bisogna uscire dalla contrapposizione settaria e dalla personalizzazione degradante. È questo l’intento del libro di Carlo Galli di cui pubblichiamo la presentazione svoltasi a Napoli.

Fratelli di Giorgia: filoatlantici ed eurocritici

Per Vassallo e Vignati (Fratelli di Giorgia, Il Mulino, 2023) la visione manichea di un mondo diviso tra bene e male, cardine ideologico del “conservatorismo nazionalista”, è servita a costruire l’identità della destra, ma rischia di entrare in conflitto con la difesa dell’interesse nazionale italiano.

Contro la sinistra neoliberale

Sahra Wagenknecht, dopo le dimissioni dal gruppo parlamentare della Linke nel 2019, denuncia lo scivolamento del suo Partito verso quella forma di neoliberismo progressista che ha contagiato tutte le sinistre occidentali. In questo testo delinea un programma fondato su valori non individualistici ma comunitari.

Dall’etica del riconoscimento alla cultura del dono

Nel suo ultimo libro, Francesco Fistetti sostiene che l’Occidente euro-atlantico deve prendere atto che siamo ormai entrati in un mondo post-occidentale e operare un coraggioso decentramento rispetto alla sua presunta superiorità spirituale, riconoscendo la pari dignità delle altre culture.

Storia di genere, globalizzazione e democrazia della cura

Sono aperte le iscrizioni per l’a.a. 2024-2025 al corso di perfezionamento in “Storia di genere, globalizzazione e democrazia della cura”, diretto dalla prof.ssa Raffealla Sarti. Scadenza per l’iscrizione: 30 settembre 2024.

L’odio nel tempo della ragione militare-digitale

La guerra è sempre una sconfitta, ripete quotidianamente Papa Francesco. Inascoltato. Non qui, non da noi, può starne certo. Ci ripromettiamo, anzi, a partire dal suo, dal nostro, grido di dolore di andare oltre, di andare alle radici e alla morfologia di questa sconfitta. Perché l’attuale guerra, comunque la si definisca, non è semplicemente una guerra del passato e l’attuale sconfitta non è una sconfitta come le altre.

La guerra che non abbiamo vissuto

Un evento gigantesco si è arrampicato sulle nostre spalle, senza che ce ne rendessimo conto, senza che combattessimo. Come non sentire la vergogna per aver tirato dritto come sonnambuli mentre l’allarme suonava? Questa la domanda di Bruno Latour

La pedagogia della crudeltà del capitalismo apocalittico

Rita Laura Segato nel libro La Guerra contro le donne (Tamu Edizioni 2023) si distacca dalle letture eurocentriche che confinano la violenza di genere nella sfera del privato. Per l’antropologa argentina, docente a Brasilia, si tratta di una sfida pienamente pubblica. Adesso è il momento della politica delle donne.

Palestina nella testa, Israele nella testa

Questo numero è plurale e dialettico. Autenticamente, non per formale ed ipocrita concessione ai dettami del politicamente corretto. Ci sono opinioni diverse tra noi sulla questione israelo-palestinese, pur condividendo il comune diritto di esistere di Israele e della Palestina. Due “sentimenti” accomunano i contributi di apertura di Antonio Cantaro, Donato Caporalini e Luigi Alfieri.

Allo stesso tempo

Leggiamo regolarmente, con attenzione, Le Grand Continent. La nostra distanza politica e intellettuale dalla autorevole rivista non ha bisogno di essere sottolineata. Ma si impara sempre qualcosa di quello che passa nella testa di una parte dell’establishment unionista. Il 15 giugno di quest’anno palpabile è anche il suo smarrimento non solo politico ma anche emotivo. Come testimonia questa Lettera della domenica, dall’emblematico titolo Le goût de la dissolution.

Buona notte Gaza, parla anche Tu

La notte di Gaza è buia a parte il bagliore dei razzi, silenziosa a parte il rumore delle bombe, terrificante a parte il conforto della preghiera, nera a parte la luce dei martiri. Buonanotte, Gaza.

Non lasciate che il ramo d’ulivo cada dalla mia mano

Bassam Aramin è palestinese. Rami Elhanan è israeliano. Il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le loro figlie, Abir e Smadar, frequentano, ai check point. I loro racconti tratti da Apeirogon di Colum McCann, Feltrinelli 2021.

Enrico Berlinguer sulla Palestina

Berlinguer è sul Palco della Festa nazionale dell’Unità di Tirrenia (Pisa) il 19 settembre 1982, per il comizio di chiusura, a poche ore dal massacro di civili palestinesi nei campi profughi di Sabra e Shatila. Pubblichiamo la trascrizione di un estratto tratto dalla registrazione audio di un militante del Pci, Giuseppe Ciari.

Scuola di educazione alla politica, III modulo, Roma 6-8 settembre

Pubblichiamo la registrazione completa della Scuola di formazione politica, “L’Occidente senza storia, L’Europa al bivio”, svoltasi a Roma il 6-8 settembre. L’ultima tappa di una consolidata collaborazione di fuoricollana con l’associazione Patria e costituzione e la rivista La Fionda.