IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

La rivalità tecnologica USA-Cina, a che punto siamo?

I rapporti di forza tra USA e Cina, anche tenendo conto delle rispettive sfere di influenza, sono ben diversi da quelli tra USA e Cuba e anche da quelli che prevalevano tra USA e URSS durante la prima guerra fredda

Il radicale e complessivo processo di riforme in Cina è iniziato alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, con la trasformazione dei rapporti sociali ed economici delle campagne. Inizialmente, i cambiamenti più importanti si sono verificati nel settore dell’agricoltura, generando rapidamente un surplus che è stato in gran parte reinvestito nello sviluppo impetuoso delle imprese di contea e di villaggio, entità autonome non capitalistiche di tipo nuovo orientate al mercato e caratterizzate da forme varie di proprietà, tra le quali tuttavia prevaleva il ruolo dei governi locali. Negli ultimi decenni del XX secolo vi furono anche vari tentativi di riforma delle tradizionali imprese industriali di proprietà statale, che però non furono coronati da un sostanziale successo.

Economia socialista di mercato. In progress

Tra la fine del secolo scorso e l’inizio del XXI, il governo centrale ha ripreso l’iniziativa in questo campo, riuscendo questa volta a ottenere risultati strutturali di grande rilevanza. Le nuove riforme industriali hanno dato la priorità alla modernizzazione e all’effettiva realizzazione della proprietà pubblica e delle sue modalità istituzionali, riconoscendo l’inevitabilità’ della permanenza della legge del valore e quindi la necessità di ampliare e valorizzare il ruolo del mercato come regolatore sistemico di ultima istanza.
La Cina sta gradualmente superando le tradizionali e rozze leve di comando amministrative, facendo sempre più affidamento su forme indirette di controllo strategico basate sul valore. Questa transizione è accompagnata dall’apertura di ampie opportunità di mercato per il crescente settore privato, mentre il ruolo degli investitori esteri è venuto moderatamente declinando. I risultati di questo processo
confermano sostanzialmente, e anzi rafforzano il ruolo egemonico della proprietà pubblica dei principali mezzi di produzione, nell’ambito di un armonico contesto di mercato in cui coesistono diversi tipi di proprietà.
Con estrema prudenza e riconoscendo il carattere necessariamente provvisorio ed euristico di qualsiasi giudizio generale su un tema tanto complesso e in continua evoluzione, è ragionevole concordare con la posizione ufficiale dei dirigenti cinesi, secondo la quale la Repubblica Popolare è un’economia socialista di mercato, e rappresenta la concreta realizzazione (sia pure in forma ancora primitiva) del socialismo con caratteristiche cinesi.

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