Cosa si nasconde dietro il mistero Hamas? Perché un movimento islamista ha guadagnato così tanto consenso all’interno di una società ritenuta tendenzialmente laica come quella palestinese? Paola Caridi scrive la storia di Hamas usando fonti a metà tra la cronaca e l’archivio. Fa vedere i luoghi e fa parlare i protagonisti, i militanti, uomini e donne. Ora la sua ricerca storico-politica esce in versione aggiornata, a 14 anni dalla prima edizione, per raccontare cosa è successo da quando Gaza è stata chiusa da tutti i lati da Israele e dall’Egitto. Dalla radicalizzazione della leadership di Hamas ai cambiamenti nella linea politica interna fino all’attacco sanguinoso del 7 ottobre 2023.
Una storia che viene da lontano
La storia di Hamas va oltre gli stretti confini della Striscia di Gaza: è una storia che nasce nei campi profughi dei palestinesi in fuga dal 1948, dai loro figli e i loro nipoti. È una vicenda che parte dai Fratelli musulmani ed è una storia che, per certi versi, nasce dalle ceneri di un’altra guerra combattuta da Israele, quella nel Libano del 1982: quando l’Olp fu indebolita dalla campagna militare di Ariel Sharon, gli allora ragazzi islamisti si dissero che era ora di “entrare nella resistenza” e uscire dalle moschee dove stavano imparando a essere dei devoti musulmani. Così nacque Hamas, spinta dai sassi della Prima Intifada. Poi venne il massacro di Hebron a opera di un colono radicale e dopo quaranta giorni il primo attentato suicida compiuto da Hamas dentro Israele. Cominciava la tremenda stagione degli attentati, la stagione del terrorismo suicida, che avrebbe scosso per anni le città israeliane.
Chi sono gli uomini e le donne di Hamas?
Chi c’è, cosa si nasconde dietro le parole, i proclami, gli attentati, i programmi elettorali? Chi sono gli uomini e le donne di Hamas? Perché hanno scelto di entrare in un movimento che è rimasto in gran parte clandestino anche quando è entrato nella stanza dei bottoni dell’Autorità nazionale palestinese? E perché Hamas ha deciso di concorrere per il potere? Nei suoi quarant’anni di esistenza, Hamas è passata attraverso il terrorismo e gli attentati suicidi, ha sfidato l’autorità di Yasser Arafat, è sopravvissuta all’eliminazione fisica di gran parte dei suoi dirigenti. Nel 2006 è arrivata al governo dell’Anp, democraticamente eletta dalla maggioranza dei palestinesi, ed è ritornata subito dopo in clandestinità, a seguito dell’embargo deciso da Israele e da una parte della comunità internazionale, Unione Europea e Stati Uniti in testa. Da allora, dal 2007, si tende a identificare Hamas con Gaza, lo spazio sul quale il movimento islamista esercita il monopolio del potere, dimenticandone la storia complessa che va oltre la Striscia.