L’Occidente è l’aggressore
Il titolo così come sta costituisce una scelta deliberata, che mira a chiarire due punti essenziali alla comprensione dell’argomento. Il primo punto è che l’Occidente non è mai stato l’unica parte importante del mondo. L’Occidente non è stato il solo attore della storia moderna nemmeno all’apogeo della sua potenza (e quest’apogeo è forse ormai passato). Il secondo punto è questo. Nell’incontro tra mondo e Occidente, in corso ormai da quattro o cinque secoli, la parte che ha vissuto un’esperienza significativa è stata finora il resto del mondo non l’Occidente. Non è stato l’Occidente a essere colpito dal mondo; è il mondo che è rimasto colpito – e duramente colpito -dall’Occidente; ed ecco perché, nel titolo di questo libro, il mondo ha avuto la precedenza.
L’occidentale che voglia affrontare questo argomento dovrà provarsi per qualche minuto, a uscire dalla nativa pelle occidentale e guardare l’incontro fra mondo e Occidente con gli occhi dell’umanità non occidentale, che costituisce la grande maggioranza. Per quanto diversi possano essere gli uni dagli altri i popoli non occidentali in fatto di razza, lingua, civiltà e religione, se un occidentale chiederà loro che opinione abbiano sull’Occidente ne riceverà sempre la stessa risposta: russi, musulmani, indù, cinesi, giapponesi e tutti gli altri saranno in ciò perfettamente concordi. L’occidente, essi diranno, è stato l’aggressore capitale dei tempi moderni, e ciascuno gli potrà rinfacciare la propria esperienza di tale aggressione. I russi si ricorderanno che il loro paese è stato invaso per via di terra da eserciti occidentali nel 1941, 1915,1812,1709 e 1610; i popoli d’Africa e d’Asia gli rammenteranno che missionari, commercianti e soldati occidentali venuti d’oltremare si sono andati spingendo all’interno dei loro paesi fin dal secolo XV. Gli asiatici gli ricorderanno pure perché, nello stesso periodo, gli occidentali si sono presi la parte del leone nelle ultime terre vacanti del mondo: Americhe, Australia, Nuova Zelanda e Africa meridionale e orientale. Gli africani gli ricorderanno di essere stati asserviti e deportati oltre Atlantico per far da vivi strumenti ai colonizzatori europei delle Americhe ministrando all’attività di ricchezze dei loro padroni occidentali. I discendenti della popolazione aborigena del Nord America gli ricorderanno che i loro antenati furono travolti per far largo agli intrusi europei occidentali e ai loro schiavi africani.