Il dibattito, introdotto e coordinato da Andrea Coveri dell’Università di Urbino, ha visto gli interventi di di Lucrezia Fanti dell’Università Cattolica di Milano, Fatima Farina dell’Università di Urbino, Filip Ilkowski dell’Università di Varsavia e Stefano Visentin dell‘Università di Urbino. Era presente uno degli autori, Raffaele Giammetti dell’Università di Cassino.
Potete vedere la registrazione dell’evento a questo link
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Marx dimenticato dai suoi ‘eredi’, Marx celebrato dalla finanza mondiale
Dimenticato dagli eredi più o meno degni della tradizione del movimento operaio, Marx viene invece letto, citato e celebrato dagli organi di stampa della grande finanza mondiale, dall’“Economist” al “Financial Times”. Un paradosso solo apparente, che si spiega con il crescente interesse delle classi dominanti verso la grande ambizione del metodo scientifico marxiano: disvelare le “leggi” di movimento del capitalismo per tentare di anticipare le sue traiettorie.
Guerra non solo economica
La più rilevante di queste “leggi” trae origine dalla feroce competizione tra capitali che ogni giorno sui mercati determina vincitori e vinti, con i primi che “uccidono e mangiano” i secondi: è la cosiddetta tendenza verso la centralizzazione dei capitali in sempre meno mani, che inedite tecniche di ricerca consentono oggi di verificare empiricamente. Ma questa tendenza non riguarda solo la sfera economica. La sua forza dirompente agisce a tutti i livelli e contribuisce a delineare i tratti distintivi di questo tempo carico di minacce: dal declino delle democrazie liberali alle recrudescenze imperialiste, fino ai nuovi venti di guerra globale.