[…] La prima è stata lo scoppio della guerra stessa in Europa…un evento senza precedenti per un continente che credeva di essersi stabilito in una condizione di pace perpetua.
La seconda è rappresentata dai due avversari coinvolti in questo conflitto, gli Stati Uniti e la Russia. Per oltre un decennio l’America aveva individuato nella Cina il suo nemico principale…. Adesso invece, per il tramite degli ucraini, stiamo assistendo ad un confronto tra Stati Uniti e Russia.
Terza sorpresa, la resistenza militare dell’Ucraina, Tutti si aspettavano che il paese venisse schiacciato rapidamente. Nell’immaginario l’Ucraina era quello che tecnicamente viene definito un failed state, ovverosia uno “Stato fallito” ….
La quarta sorpresa è stata la resistenza economica della Russia. Ci era stato annunciato che le sanzioni, in particolare l’esclusione delle banche russe dal sistema di scambio interbancario SWIFT, avrebbero messo in ginocchio il paese. …Emerge invece una Russia moderna, lontana dalla rigida autocrazia neostalinista che la stampa ci propone giorno dopo giorno, e capace invece di grande flessibilità tecnica, economica e sociale. In sostanza, un avversario da prendere sul serio.
Quinta sorpresa: il crollo di qualsiasi forma di volontà europea…Malgrado qualche iniziale riluttanza sull’altra sponda del Reno, comprese le esitazioni da parte del cancelliere Scholz, l’Unione Europea ha abbandonato in poco tempo ogni velleità di difendere i propri interessi…Il continente, nel suo complesso, ha visto subentrare all’asse Parigi-Berlino quello Londra-Varsavia-Kiev guidato da Washington…
La sesta sorpresa di questa guerra è stata la reazione del regno Unito che, facendo da mosca cocchiera all’interno della Nato, si è subito scagliato contro la Russia come un cagnetto rognoso…
Ci troviamo quindi di fronte alla settima sorpresa…Un simile bellicismo ha pervaso persino la Scandinavia la quale, per lungo tempo, era stata una regione pacifica e più incline alla neutralità che al combattimento…
L’ottava sorpresa è la più …sorprendente, ed è arrivata dagli Stati Uniti, la potenza militare dominante…L’industria militare americana è insufficiente; la superpotenza mondiale non è più in grado di assicurare la fornitura di granate –o di qualunque altra cosa- al suo protetto ucraino. Si tratta di un evento straordinario se si considera che alla viglia del conflitto il pil di Russia e Belorussia rappresentava il 3,3% del pil occidentale…Questo 3,3% è in grado di produrre più armi del mondo occidentale…Il concetto di prodotto interno lordo è obsoleto ed occorre ormai riflettere sul rapporto tra economia politica neoliberista e realtà.
La nona sorpresa è la solitudine ideologica dell’Occidente e l’inconsapevolezza del proprio isolamento. Essendosi abituati a dettare i valori a cui il mondo deve aderire, gli occidentali credevano sinceramente e stupidamente che il pianeta intero fosse pronto a condividere la loro indignazione nei confronti della Russia. La loro aspettativa è rimasta delusa…. Il sostegno alla Russia, sempre meno discreto, ha iniziato a comparire un po’ dovunque…. Ogni giorno che passa le dinamiche economiche del conflitto non hanno fatto altro che accrescere l’ostilità nei confronti dell’Occidente da parte del mondo in via di sviluppo, il quale sta patendo a causa delle sanzioni.
La decima e ultima sorpresa sta per concretizzarsi. E’ la sconfitta dell’Occidente. Un’affermazione del genere potrà sembrare sorprendente visto che la guerra è ancora in corso. Questa sconfitta è però una certezza in quanto l’Occidente, più che essere sotto attacco da parte della Russia, si sta distruggendo da sé. ….
[Emmanuel Todd, La défaite de l’Occident, Gallimard, Parigi, 2024, trad.it. La sconfitta dell’Occidente, Fazi, Roma, 2024]