IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Antonio Cantaro

Intelligenza artificiale. O della “guerra all’umano”

L’IA è sempre più una meta-tecnologia in guerra con l’umano che ci comanda di “Agere sine Intelligere”. L’uomo connesso è sempre meno un uomo relazionale. Nessun Dio ci salverà, solo una mobilitazione collettiva può farlo.

Morti sul lavoro, morti di lavoro

Continua, incessante la guerra al lavoro. Non solo gli incidenti nei cantieri e nelle officine, i morti sul lavoro.  Ma quella più invisibile e sottile, ma altrettanto disumana, che consuma quotidianamente le nostre vite. Morti di lavoro. Ne parleremo l’intera giornata di venerdì 19 aprile nel secondo modulo della Scuola di educazione alla politica Vivere la Costituzione, a partire da un film del grande regista e intelettuale Ken Loach.

2154. Dopo Cristo

La busta paga arriva lo stesso giorno, ma lo stipendio è diverso. Nel nostro Paese la differenza salariale tra uomini e donne nel sistema privato ha raggiunto da tempo circa gli otto mila euro. L’ uso dell’espressione inglese – la chiamano gender pay gap – copre di una patina di inevitabilità questa vera e proprio rapina a danno delle lavoratrici, delle donne («il più grande furto della storia» per le Nazioni Unite).

Scuola di educazione alla politica, il seminario inaugurale

Pubblichiamo il video del seminario “Lo Stato della Costituzione” tenuto ad Urbino il 28 febbraio. Relazioni di Andrea Guazzarotti, Massimo Luciani, Geminello Preterossi, Luigi Alfieri. Il prossimo appuntamento il 15-16 marzo, “Guerra contro le donne” con Anna Finocchiaro, Manolo Farci, Barbara Pezzini, Debora Brizzi, Raffaella Sarti.

Il discorso del capitalista

L’insostenibile sviluppo sostenibile. Un’ideologia consolatoria. Da un lato, una esternalizzazione, lontano dai paesi occidentali, delle attività estrattive. Dall’altra, una messa a profitto dell’intero tempo di vita dell’umano, della sua vita biologica e della sua vita emotiva.

C’era una volta in Italia

Libertà e dignità del lavoro nella relazione tenuta il 24 novembre presso l’Università di Teramo al Convegno “Sembra quasi un mare l’erba. Diritto, cultura e società negli anni 70”. Due giornate dedicate al decennio simbolo delle libertà, delle lotte politiche, della creatività e dell’innovazione.

Elogio del cattivo maestro

È morto Toni Negri, un “cattivo maestro” hanno scritto in queste ore tante agenzie di stampa e tanti quotidiani del “bel paese”. Brutto paese. Non perché si è obbligati a parlar bene di chi se ne va anche da parte di chi, come me, non lo ha amato né intellettualmente né politicamente. Brutto paese perché almeno queste ore potevano essere l’occasione per riflettere sulla disgrazia di scuole e Università che non producono più cattivi maestri.

Il Premierato infantile

Gli eredi della fiamma tricolore hanno, dunque, alla fine scelto per il premierato elettivo. Diciamo subito in sintesi di cosa si tratta, poi spiegheremo più nel dettaglio. Si scrive premierato elettivo, si legge premierato infantile. La peggiore forma di presidenzialismo in circolazione, tanto che nella realtà non ne esiste uno sulla faccia della Terra e l’unico Paese che l’aveva adottato – Israele – vi ha presto rinunciato. Non funziona, insomma. Tanto basterebbe a persone di dotate di un minimo di buon senso per cambiare direzione.

Il vento dell’odio e l’Europa, che fare?

Una interruzione sine die della politica e del diritto. Le parole usate come proiettili. E i proiettili come parole. Hamas Netanyahu, Netanyahu Hamas. Guerra d’odio alla massima potenza. L’ideologia unionista non è un antidoto. È necessaria un’Europa autonoma, neutrale, mediterranea

L’Unione europea è finita. (Non) riposi in pace

Giovedì 26 ottobre del 2023, 24 ore prima che la Stato di Israele iniziasse l’invasione della Striscia di Gaza, l’Unione europea è morta per infamia. Un giorno di tanti anni fa, una grande penna del quotidiano Il Manifesto mi ha insegnato che, a dispetto del popolarissimo detto, nessuno è mai veramente morto per vergogna. Ma per infamia, sì. Per infamia, si può e si deve morire. È giusto, è sacrosanto.